(di Gianluca Guarnieri) La più grande vittoria della Roma contro il Napoli, in tutta la storia del calcio italiano. Accadde il 29 marzo 1959 allo Stadio Olimpico (ancora chiamato dei “centomila”) con un risultato sbalorditivo, ovvero 8-0. Un trionfo per i giallorossi, una “Waterloo” per i partenopei, in un pomeriggio da incubo per i loro tifosi, saliti a Roma con molte speranze, ma costretti ad assistere ad un disastro senza precedenti. Su un terreno reso pesante dalla pioggia, la squadra Oro e Porpora guidata dal mitico svedese Gunnar Nordhal (divenuto allenatore) mise immediatamente alle corde la squadra azzurra, andando in doppio vantaggio dopo appena 8 minuti, grazie alle stoccate di Lojodice e Pestrin. Un’ipoteca immediata sulla gara, corroborata poi dalle prodezze di Dino Da Costa, autentico mattatore dell’attacco capitolino, autore di 2 reti (al 12′ e al 21′) e capace di impegnare il malcapitato portiere Bugatti in tantissime occasioni, centrando il palo e proponendosi di continuo, lasciando di sasso i difensori avversari. Nonostante il passivo pesantissimo, il migliore dei napoletani era il portiere Bugatti, mentre dall’altra parte Panetti, estremo difensore romanista passava un pomeriggio di tutto riposo. L’incubo di Bugatti non era finito lì: infatti, la Roma continuò nell’offensiva anche nella ripresa, realizzando il 5-0 sempre con il solito Da Costa, letteralmente scatenato, per il suo tris personale. Ma non finiva qui: pochi minuti dopo Pestrin firmava il 6-0 e per completare l’opera, Selmonsson firmava un a doppietta che faceva sprofondare il Napoli in un KO senza scusanti. Il “ciuccio” era sbaragliato e una Roma non in un momento fortunato metteva tutto alle spalle, sbaragliando un avversario comunque ricco di buoni elementi, primo tra tutti il bomber Luis Vinicio, letteralmente surclassato stavolta dal connazionale in giallorosso Dino Da Costa. Il derby brasilero era stato vinto e alla grande dal cannoniere romanista e senza storia.