Milan, un derby per rinascere

Posted By on Ott 15, 2017 | 0 comments


di Francesco Maiocchi

 

Sicuramente il campionato rossonero non è cominciato come sperato. La faraonica campagna acquisti targata Fassone e Mirabelli è riuscita a riaccendere l’entusiasmo dell’ormai spento ambiente rossonero, ma i risultati di queste prime sette giornate non sono decisamente all’altezza di quanto pagato. Tra errori tattici, individuali, rumors che vogliono la vecchia guardia contro i nuovi arrivati e contro Montella, le uniche a sorridere in questo momento in casa Milan sono le vedove di Galliani. La sconfitta bugiarda contro la Roma di ormai quindici giorni fa però sperare in un cambiamento, o meglio, fa sperare che finalmente questo diesel stia iniziando a carburare. Nelle prime uscite infatti non è certo mancato l’estro individuale, al contrario è mancato un gioco corale che dopo quasi tre mesi di partite ufficiali doveva esserci. Montella in questo ha sicuramente delle responsabilità, visto la difficoltà nel scegliere un’identità tattica. Con il passaggio alla difesa a tre ha infatti ingabbiato Suso e Bonaventura a favore di uno spaesato Çalhanoğlu.

L’ora della rinascita – Contro l’Inter è l’occasione perfetta per rimettere in piedi una stagione appena agli inizi e che può sicuramente riservare parecchie sorprese. Montella non è mai parso così deciso e le sue parole fanno trasparire una motivazione che non può che rallegrare tifosi e addetti ai lavori. “Qui esiste una sola anima, la mia. Chi mi segue, segue il Milan, vecchi o giovani. Gli altri – aggiunge l’aeroplanino – non sono dei vincenti. Altri spifferi non li sento. Prendermi tensioni e critiche è il mio mestiere, ma vedo che tutto il gruppo è con me”.

Così in campo – Per entrambe le formazioni sono tante le defezioni e i giocatori stanchi dalle traversate transoceaniche dovute alle nazionali. Montella dovrà anche fare a meno di Kalinc, che non si siederà nemmeno in panchina. Il tecnico rossonero sembra aver optato per il 3-5-2 con Borini, tra i migliori contro la Roma, e R. Rodriguez sugli esterni. In attacco spazio a Silva e Suso, anche se lo spagnolo in questo ruolo è sempre sembrato spaesato fino ad oggi. A centrocampo riecco Bonaventura pronto a dare sostanza e qualità.

L’avversario – Spalletti ci ha sempre abituato a conferenze particolari e anche questa volta, citando Troisi, non è stato da meno. La classifica per il momento sorride, ma il campo non ha dimostrato quella superiorità ostentata dal tecnico di Certaldo. Spalletti opterà per il 4-2-3-1 con Borja Valero in cabina di regia e Joao Mario che vince il ballottaggio per sostituire Brozovic.

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