Marco Marini
Altra stagione, altro campionato ed ancora una volta il Chievo nelle prime giornate. E sempre a Verona. L’anno scorso alla seconda giornata, ovvero il 30 agosto, quest’anno invece alla terza, l’11 settembre. Ormai la trasferta al Bentegodi sembra essere un passaggio per capire quale sia l’effettiva consistenza della squadra e cosa ci si potrà aspettare.
L’anno scorso fece capire chiaramente quale sarebbe stato il campionato della Lazio allora allenata da Pioli: la sconfitta per 4-0 a Verona, giunta dopo il pesante k.o. di Leverkusen con conseguente uscita dalla Champions ai preliminari, sancì l’inizio di un’annata fallimentare.
Inzaghi, da quando siede sulla panchina della formazione biancoceleste, sembra aver dato una nuova linfa alla squadra basando il suo credo sul gruppo, dando importanza a tutti facendo sì che tutti remino dallo stesso lato. E di positivo c’è anche il fatto che, anche tatticamente, almeno in queste prime uscite, si è vista una squadra che gira, pur con le difficoltà del caso. Sia con l’Atalanta che con la Juventus. Se l’anno scorso, con Pioli in panchina, la disfatta di Verona ha rappresentato il prologo del campionato biancoceleste, quest’anno il match al Bentegodi, pur non dando ancora certezze ad Inzaghi ed alla squadra, darà indicazioni molto più chiare su questa nuova Lazio nonostante siano state giocate solo due giornate.