di Elia Faggion
Il monolite nerazzurro piomba sull’isola. A Cagliari arriva una squadra forte, sana, consapevole, e fiduciosa. Soprattutto perché l’alchimista Icardi ha ritrovato smalto, dopo 2 partite in cui la luna non gli ha portato fortuna.
Il quattordicesimo avversario dell’Inter si chiama Cagliari: gli isolani sono reduci da 3 vittorie nelle ultime 4 partite, che però, a dire il vero, non fanno molto testo.. perchè arrivate (anche in modo rocambolesco) contro ulitima, penultima, e sestultima in classifica. La creatura sarda è ancora, francamente, un organismo brancolante alla ricerca di equilibrio, orientamento, certezze. Prima della vittoria di domenica per 0-1 al Friuli di Udine, le partite consecutive con almeno un gol subito erano salite a 8.
Stasera, sul ritmo inclazante delle fisarmoniche che fischieranno alla Sardegna Arena, ci sarà bisogno di un Ballo sardo memorabile. Già, perché questa Inter non è quella di Mourinho, ma sa bene come liberare i suoi colpi migliori, almeno un paio di volte per partita. Detto in altre parole, sa sempre come mettere Icardi nella condizione di far male.
C’è anche da dire però, che come ci hanno insegnato, la medaglia ha sempre due facce. E se vogliamo guardare quella scura, dico che questa squadra rischia, anche nel breve periodo, di risultare essenzialmente prevedibile. Se non si amplia la varietà degli schemi, per ora volti nella totalità allo sfruttare le migliori caratteristiche di Icardi, allora prendere contromisure rilevanti non è poi così impossibile. Vedremo se Spalletti responsabilizzerà qualcuno dei subordinati(Perisic, Borja, magari anche Vecino) con compiti di finalizzazione, al fine di aumentare l’imprevedibilità.
La partita di stasera vedrà l’Inter, come spesso accade, padrona del campo e del pallone; dall’altro lato il Cagliari cercherà di stritolare Icardi nella sua morsa centrale, per sterilizzare la maggior parte degli attacchi interisti, che terminano sempre nello stesso imbuto. Mi aspetto inoltre di vedere un Cagliari attento sui duelli individuali esterni e sulle sovrapposizioni dei terzini, e pronto ad innescare rapidamente i suoi due attaccanti. Dall’Inter invece mi piacerebbe vedere una varietà di manovra maggiore, soprattutto nell’ultimo terzo di campo.
Prevarrà ancora una volta l’abilità dell’alchimista? Spalletti responsabilizzerà qualche subordinato? O le contromisure del Cagliari saranno sufficienti per frenare la corsa dell’Inter? Ne parliamo domani.