Francesco Falzarano
Sono passate settimane, giorni, ore, minuti. Tutti a Napoli e non solo aspettavano con ansia questo primo Dicembre che finalmente é arrivato. 20:45 stadio San Paolo, Napoli e Juventus sono pronte a darsi battaglia. Non è mai stata una partita come le altre questa so piedi del Vesuvio. Quando la Juventus arriva sulle sponde del golfo, Napoli s’infiamma. Ancor di più dopo lo smacco della scorsa stagione quando Gonzalo Higuain cambia maglia, ma per i napoletani é un po’ come se cambiasse “culla” e genitore. Un trasferimento che resterà sempre indelebile e che aggiunge a questa sfida ancor più sapore. Ma quest’anno é diverso, non c’è Higuain o rivalità che tengo. Quest’anno l’epicentro della sfida si chiama Scudetto. Già lo scudetto, quello che per la Juve é consuetudine e che per il Napoli ora é obiettivo più concreto che mai. Pazzesco il cammino della squadra di Sarri con dodici vittorie e due pareggi, un’onda d’urto che ha messo distante quattro lunghezze la Juventus, che come dice Allegri “arriva al San Paolo da sfavorita”. Sarri non parla in conferenza ma lavora, consapevole che una vittoria proietterebbe i suoi a +7. Già sette punti un’infinità in un campionato del genere dove c’è dislivello tra le grandi e le piccole. É la partita, inutile nascondersi e trovare cliché banali. Il Napoli va in campo per vincere dare un segnale alla Juve, al campionato ma soprattutto a se stesso e alla proprio città, mai come quest’anno pronta e soprattutto matura. Capitolo formazione. 4-3-3 invariato, davanti a Reina sicuri sono Hysaj, Albiol e Koulibaly, dubbio Maggio/Mario Rui. Centrocampo a tre con Jorginho, Allan e Hamsik. Davanti i tre terribili Callejon, Insigne e Mertens. Poche e sarà tutto pronto, Napoli prenditi la scena e dimostra la tua maturità.