Napoli che botta ! Sarri sconfitta in campo e fuori

Posted By on Dic 2, 2017 | 0 comments


Francesco Falzarano

Era la madre delle partite, come detto nel pre, ma non perché arrivasse la Juventus, questa era semplicemente una causale in più, sebbene non indifferente. Ma lo era perché mai come quest’anno i sogni sono obiettivi e la tensione catalizzava adrenalina positiva. Lo scudetto, era questo l’epicentro del match e non la Juve, sebbene a Napoli quella con i bianconeri non sarà mai un match normale. Premesse ottime, finale horror. Il Napoli crolla, e riassapora la sconfitta. Higuain graffia ancora una ferita che non è del tutto ricucita. É stato un Napoli non all’altezza, lento e che non ha dimostrato la maturità giusta, quella che ti porta a vincere lo scudetto. Paralizzati i partenopei quando vedono bianconero (giallo per l’occasione vista la divisa della Juve). Squadra poco brillante, che al netto crea solo un paio di seri pericoli alla porta di Buffon. Più di tutti perde Sarri, che per l’ennesima volta viene “stanato” da Allegri, che tatticamente vince il match portando il Napoli sul terreno fertile della Juventus. Chiuse le linee di passaggio e verticalizzazione, Juve in pochi metri, e messa in campo perfettamente da Allegri che intuisce tutte le debolezze partenopee. Cinismo, qualità, fisicità e personalità gli azzurri fanno risorgere prepotentemente la squadra di Max. E se il campo ha decretato un plus da parte del tecnico ex Milan, anche fuori Sarri scomoda parole a nostro modo di vedere non giuste. Parla di una Juve schiacciata e dominata dal Napoli, addirittura dice “abbiamo schiacciato più la Juventus che il Benevento”, eclissando poi “davanti non siamo brillanti, SE fosse stata giocata tre mesi fa avremmo vinto 3-1”. Purtroppo due cadute di stile, perché paragonare il match con il Benevento a questo ci pare non ragguardevole per la vecchia signora, così come quel SE, che abbiamo scritto in maiuscolo, perché con i se non si è mai vinto nulla, così come con il bel gioco. Insomma l’andata in Ucraina, le due sfide con il City, il match con l’Inter e la Juventus, fanno riflettere e hanno evidenziato un Napoli che con le big non carbura. Tutto ancora in gioco, anzi certe partite servono per crescere a patto però che cresca anche una certa mentalità nelle dichiarazioni, perché per vincere serve altro. Sarri é un grande maestro di calcio ma psicologicamente certe affermazioni non fanno bene neanche nello spogliatoio. Resta la vetta, ancora in mano agli azzurri (aspettando l’Inter) e la convinzione che questo match deve essere da spinta per migliorare e non per abbassare la testa. Testa che ora va in Champions alla ricerca della qualificazione .

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