Francesco Falzarano
Si gioca sempre in Premier, si gioca ancora. Pareggia il Manchester City, in fase di respirazione, sul campo della sorpresa Burnley, ma Guardiola non è preoccupato. Primi squilli dal mercato invernale per il Manchester United, con la prima rete Red Devil’s per Alexis Sanchez, che prima sbaglia un rigore, e dopo centra il bersaglio grosso, per chiudere la pratica Huddersfield. Stessa musica per l’Arsenal, che oltre ad abbattere l’Everton, si gode le prime reti di Aubameyang, e gli assist di Mikhitharyan, il tutto condito dalla tripletta di Ramsey. Show assoluto ad Anfield Road, dove gli ultimi minuti tra Reds e Spurs non sono assolutamente raccomandabili per i deboli di cuore. Kean sbaglia, Salah illumina, Kean riporta l’equilibro, può sembrare la sintesi di una partita intera, invece sono solo gli ultimi sette minuti di Liverpool vs Tottenham. Sette minuti fatali anche per il Chelsea di Conte, che crolla contro il Watford, dopo aver riacciuffato il pari al ’82. Finisce 4-1 alla fine, ferita sintomo della crepa tra il tecnico ex Juve e i Blues. Il tutto condito da una conferenza stampa dai toni accessi, che per i più scrupolosi e maligni può anche sembrare un invito all’esonero. Secondo successo di fila per il Bournemouth, il terzo nelle ultime quattro, per l’altra favola di Premier, questa targata Howe, successo che spedisce lo Stoke in zona retrocessione. Da registrare i le vittorie di Brighton, e Southampton, che prendono punti salvezza. Pareggia ancora il Newcastle di Benitez. Una zona salvezza mai come quest’anno incerta con nove squadre in sette punti, dal Wast Ham di Moyes, al West Brom di Pardew, ed un epilogo che sembra tutt’altro che facile da decifrare.