L’UEFA INDICA LA STRADA

Posted By on Apr 5, 2020 | 0 comments


Pasquale Pollio

Il dibattito e le polemiche sulla ripresa del massimo campionato di calcio dimostrano, nel caso ce ne fosse stato bisogno, la poca compattezza dei protagonisti di questo sistema che, anche davanti ad una emergenza come questa non riescono a trovare una sintesi, così che nella Lega di A si sono creati due fronti contrapposti, il primo nato dalla convergenza di idee tra De Laurentiis e Lotito che intendono portare a termine il campionato disputando le dodici giornate rimanenti, ed il secondo fronte capeggiato dal duo Cellino Cairo che propendono per uno stop definitivo, al punto che il patron del Brescia  in un intervista pubblicata dalla Gazzetta dello Sport ha dichiarato che in caso di ripresa del torneo non presenterà la squadra in campo perdendo di fatto tutti gli incontri a tavolino, falsando ulteriormente un torneo già di per se poco regolare, in questa clima di confusione generale il Presidente Gravina ha ipotizzato una ripresa dell’attività sportiva per il 20 maggio, visto anche lo spostamento delle amichevoli delle nazionali programmate dal primo al nove di giugno, pertanto gli allenamenti virus permettendo, potrebbero riprendere il 2 maggio, ma il Presidente del CONI Malagò in una intervista radiofonica ha testualmente dichiarato “per partire serve l’ok della Capo della Protezione Civile Borrelli”

Ovviamente in caso di ulteriore slittamento delle date si dovrà prendere in esame la modifica della formula del torneo non essendoci più i tempi tecnici per disputare un numero così elevato di incontri, completare la Coppa Italia e disputare i turni delle competizioni europee in sospeso, la formula ipotizzata in precedenza dal Presidente Gravina prevedeva eventualmente il recupero delle partite sospese e la disputa di play-off scudetto e di play-out retrocessione per stilare la classifica definitiva del  Campionato 2019/20, o come decisione estrema prolungare il campionato sino al 3 agosto, scelta già accettata ieri dall’assemblea di Lega riunitasi in teleconferenza.

L’imperativo resta quello di terminare in qualsiasi modo il campionato per due semplici motivi, uno economico visto che l’ultima rata dei diritti televisivi che devono versare Sky e Dazn ammonta a ben 233 milioni di euro, ossigeno indispensabile per le casse delle società, ed il secondo motivo non meno importante è rappresentato dalle parole che il numero uno della UEFA Ceferin ha dichiarato “le squadre del Belgio e le altre che pensano ad una soluzione simile rischiano di non partecipare alle competizioni europee della prossima stagione”  ipotizzando eventualmente anche l’esclusione del Federazione da Euro 2021.

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