Nicola Ciacciarelli
Solo 1-1 per la Juventus a Crotone. Allo Scida Morata risponde al rigore di Simy, ma i bianconeri non ottengono i tre punti sperati. Motivi? Diversi. In primis ancora una squadra in fieri, le assenze un po’ per costrizione ed un po’ per turnover, l’ingenuità di Chiesa che costringe i suoi a giocare con un uomo in meno per più di mezz’ora ed anche un pizzico di sfortuna, vedi palo di Morata.
In campo va una Juve che fa vedere solo sprazzi di gioco e che quando viene attaccata è estremamente vulnerabile da un avversario comunque ben messo in campo da Stroppa. Il 3-4-2-1 di Pirlo mostra una Juve in forte affanno quando perde palla. Poco filtro a centrocampo e una difesa che è dunque costretta a difendere in parità numerica le avanzate calabresi. Alle due punte Simy e Junior Messias si aggiungono le folate di Vulic e Molina, giocatori non sempre precisissimi ma con buone accellerate in faretra. Insomma i bianconeri non sono ancora squadra, prevedibile dopo appena quattro giornate. Evidente il fatto che il mister non abbia trovto ancora la quadratura del cerchio. La Juve fa la partita, ma è sempre soggetta ad una quantità abnorme di ripartenze avversarie. Urge un cambio di passo, a partire dala trasferta di dopodomani a Kiev.