di Alessandro Aglione
Il 30 Ottobre 2020 compirà 60 anni il calciatore più forte di tutti i tempi insieme a Pelè : DIEGO ARMANDO MARADONA.
Nasce nel 1960 nel quartiere povero di Villa Fiorito nella periferia di Buenos Aires, il calcio sin da piccolo è il suo pane quotidiano.
Da subito questo bambino mostra di avere doti fuori dal comune tanto che viene soprannominato ” El Pibe De Oro ” (il ragazzo d’ oro).
Grazie al suo talento inizia la strada del calcio professionistico prima nell’ Argentinos Juniors e poi nel Boca Juniors , le sue straordinarie capacità
lo portano a soli 16 anni a giocare nella Nazionale Argentina anche se non partecipa al Mondiale del 1978 perchè ritenuto troppo giovane mentre
gioca in quello del 1982 senza però brillare. Dopo aver giocato due anni nel Barcellona ed aver subito un bruttissimo infortunio, nel 1984 inizia l’avventura più importante della sua vita – (Mondiale a parte)- arrivando nella città che lo farà diventare un IDOLO e quasi un SANTO intoccabile
sarà infatti acquistato dal Napoli. Rimarrà in questa squadra dal 184 al 1991 vincendo 2 Scudetti, 1 Coppa Italia , 1 Coppa Uefa ed 1 Supercoppa Italiana portando il Napoli ai vertici del calcio italiano ed europeo. Maradona ha sempre detto che questa città per lui è come una seconda patria dopo l’ Argentina e che l’amore dei napoletani lo porterà per sempre nel cuore. Tocca l’apice della sua carriera vincendo i Mondiali del 1986 e segnando all’ Inghilterra un goal dribblando mezza squadra che rimarrà per sempre nella storia dei Mondiali . Dopo aver perso in finale il Mondiale del 1990 nel Marzo del 1991 viene trovato
positivo dopo un controllo antidoping e squalificato per quindici mesi .
Lascia il Napoli ma oltre al problema del doping deve affrontare un problema molto più grave che ha da anni ed è quello della dipendenza
dalla droga. Il suo declino sembra definitivo ma ha un ultimo colpo di coda partecipando al Mondiale del 1994 in ottima forma ma anche in questo
caso un controllo antidoping risultato positivo bloccherà definitivamente la sua carriera ad alti livelli. Torna a giocare nel 1995 nel Boca Juniors e il 30 Ottobre del 1997 nel giorno del suo trentasettesimo compleanno annucia il suo addio al calcio . Finisce la carriera calcistica del giocatore che ancora oggi, più di tutti è entrato nel cuore della gente anche di chi non lo ama, nonostante gli errori che ha commesso nella sua vita.