di Daniele Izzo
La fine di gennaio si avvicina, il quadrimestre chiuderà i battenti e per la Lazio sarà tempo di pagelle. Con ‘Educazione fisica Europea’ già in cassaforte, la banda Inzaghi è tornata a concentrarsi su ‘Italiano’, materia nella quale finora ha balbettato, e non poco.
In uno degli ultimi compiti in classe, alla squadra biancoceleste, priva del ‘secchione’ Correa, era affidato il difficle compito di completare il disegno di un giglio di color viola prima che la compagna di classe Fiorentina completasse un’aquila. E, seppur con qualche patema d’animo sul finire della prova, la Lazio è riuscita a strappare un buon voto. Tra i giocatori che più si sono dati da fare per raggiungere l’obiettivo ci sono sicuramente Caicedo, che ha aperto la partita con quello che ormai è diventato il ‘suo’ gol (perno sul piede sinistro e staffilata di destro), Immobile, a segno in cinque match di fila (come Gilardino), e soprattutto il decano Radu: con la presenza numero 320 contro la Fiorentina, il romeno è diventato il record-man di presenze in Serie A con la maglia della Lazio.
Nonostante la riuscita, non sono mancati, comunque, i balbettii e la paura dovuti al periodo di appannamento che ha colpito i biancocelesti dal rientro sui campi di scuola. Una partita che sembrava ben indirizzata con il doppio vantaggio a pochi minuti dal termine, è stata rimessa in ballo da un errore della coppia Strakosha – Hoedt, che ha permesso alla Fiorentina di accorciare le distanze con Vlahovic.
I tre punti o, che dir si voglia un sette stiracchiato, sono stati scritti al registro della Serie A. La situazione dell’alunno biancoceleste rimane in bilico: nonostante l’ultimo buon voto, infatti, la soglia sufficienza è ancora un miraggio. La fine di gennaio è vicina, poi comincerà il secondo quadrimestre e lì si che si farà davvero sul serio. La Lazio, ad oggi, è ancora sulla via della promozione, ma attenzione, perché con un brutto voto in ‘Italiano’ si rischia di saltare le gite europee dell’anno prossimo.