Nicola Ciacciarelli
Dopo la fatica extra dei supplementari la Juventus porta a casa la vittoria con il Genoa (3-2) e ottiene i quarti di finale al termine di una partita dalle tante, forse troppe per i tifosi bianconeri, emozioni.
Pirlo vara una squadra con ben tre under 23: Wesley, Portanova e Dragusin. L’inizio dei bianconeri illude. Kulusevski e Morata fanno 2-0 dopo 23 minuti, ma pian piano la Juve si allunga e il Genoa torna in partita con la rete di Czyborra. I bianconeri sfiorano il tris, ma sono sfilacciati e subiscono il pari di Melegoni. La Juve spaventata corre ai ripari e richiama anche CR7 per finale di gara ed extratime, ma è un altro under 23 a regalare la qualificazione con un gol di rapina sottoporta. Il franco tunisino Rafia.
La sfida con il Genoa ha mostrato una Juve che crea tanti pericoli quando gioca a campo aperto e verticalizza più spesso. Il problema però è mentale. Avanti nel punteggio la Signora non dà l’impressione quasi mai di avere in pugno la gara, subendo in maniera preoccupante per i standard a cui ha abituato tutti. La vittoria finale, seppur sofferta, incrementa la serie positiva nell’anno nuovo e carica i bianconeri per la sfida di domenica con l’Inter.