Nicola Ciacciarelli
Sfuma il primo obiettivo stagionale per la Juventus che a Riyad esce sconfitta 3-1 (ancora una volta) con la Lazio. I biancocelesti si mostrano più pronti e più energici vincendo con pieno merito la coppa.
Sarri ripropone il tridente ”pesante”, ma stavolta gli esiti non sono quelli sperati. La Juve produce pochino e non ha equilibrio, subendo sovente le ripartenze avversarie. Il 3-5-2 di Inzaghi rimane indigesto alla Signora che perde la gara nella zona nevralgica del campo. I mediani bianconeri corrono a vuoto in fase di non possesso, mentre palla al piede non riescono ad inventare nulla di buono. La Juve si affida alle iniziative personali di Cristiano e Dybala trovando infatti il momentaneo pari sull’asse formato dal portoghese e dall’argentino. A preoccupare Maurizio Sarri e la Juve tutta è anche la modalità con cui sono arrivate le prime due rati laziali: identica. Cross di un esterno per il compagno sul secondo palo smarcato. Nel primo caso Milinkovic ha avuto il tempo per controllare e servire all’indietro Luis Alberto, nel secondo Lulic al volo ha freddato Szczesny. Colpa degli esterni difensivi, ma anche di una cattivo rientro difensivo. Errore imperdonabile contro i velocisti biancocelesti.
La Juve di Riyad ha mostrato solo a tratti di poter controllare la gara e soprattutto non ha mai dato l’impressione di non andare in ambasce se attaccata. I 24 gol subiti in 24 partite stagionali mostrano una squadra meno solida degli scorsi anni. Eppure i bianconeri hanno brillantemente passato il turno in Champions e sono insieme all’Inter in vetta alla classifica. Dati che possono parzialmente consolare chi ha visto perdere il primo obiettivo stagionale, ma che ha tutto per rialzarsi nel nuovo anno.