di Michele D’Alessio
Dal prossimo campionato le partite saranno introdotte negli stadi dal nuovo inno ufficiale della Serie A, composto dal celebre musicista Giovanni Allevi. Un’iniziativa sicuramente apprezzabile nelle intenzioni, ma a ben vedere, anzi, sentire, l’impressione è che la cartuccia sparata dal maestro Allevi sia finita molto lontana dal bersaglio.
Nei giorni successivi alla presentazione dell’inno, dal titolo “O Generosa “, sui social network sono piovuti autentici sberleffi nei confronti di questa colonna sonora. Alcuni hanno parlato di “tappi per le orecchie da distribuire all’entrata degli stadi “, altri hanno detto che oggi “Van Gogh si sarebbe tagliato anche l’altro orecchio “.
Insomma, a quanto pare, Allevi, autentica eccellenza italiana nel panorama musicale mondiale, non ha riscosso il successo sperato. L’inno è evidentemente un tentativo di ricalcare quello della Champions League, capace di regalare emozioni a tutti gli appassionati e non. “O Generosa ” è cantato in inglese e latino, un abbinamento un po azzardato per un pubblico che da sempre è affezionato agli inni della propria squadra.
In ogni caso, sentiremo le note composte da Allevi prima delle partite, pensando magari che poteva andare peggio, e che al suo posto potevano essere scelti i Modà, Biagio Antonacci o Arisa.