di Anna Ditta
Il Barcellona rischia: fuori dalla Liga se la Catalogna sarà indipendente. Le parole di Javier Tebas, presidente della Liga spagnola, sono un avvertimento. Ma poiché sono state pronunciate a pochi giorni dalle elezioni regionali in Catalogna, suonano quasi come una minaccia.
“Il diritto sportivo parla chiaro: le uniche squadre non spagnole ammesse al campionato sono quelle di Andorra”. Vale a dire: se i separatisti avranno la meglio e dichiareranno l’indipendenza della regione entro 18 mesi, come hanno minacciato di fare, il Barcellona si troverebbe fuori dalla Liga. La stessa sorte toccherebbe anche a Espanyol, secondo club di Barcellona, allenato da Sergio Gonzàlez. Anche il presidente del Consiglio superiore dello sport spagnolo, Miguel Cardena, ha sottolineato il rischio che gli attuali detentori del titolo si trovino estromessi dal campionato. Da parte sua, il presidente del Barcellona, Josep Maria Bartomeu ha assicurato la neutralità del club di fronte alla questione dell’indipendenza catalana.
“Il Barcellona ha sempre dimostrato di essere al di fuori della campagna elettorale, noi abbiamo sempre parlato di sport e non faremo campagna elettorale. Dimostreremo che siamo neutrali”. Secondo l’ultimo sondaggio, realizzato dall’istituto Sigma Dos e pubblicato da El Mundo, le coalizioni indipendentiste (Junts pel sì e Cup) potrebbero raggiungere insieme il 47,8 per cento dei voti, ottenendo così la maggioranza assoluta dei seggi.