Una storia ricca di intrecci, sul campo e fuori. Ad una settimana da Inter-Juventus, riviviamo le sfide più esaltanti degli ultimi tempi del derby d’Italia. E’ il 4 gennaio 1998. L’Inter di Ronaldo e la Juventus di Zidane si affrontano per il primato. Le due compagini si stanno dando battaglia da inizio campionato. I nerazzurri, allenati da Gigi Simoni, vengono letteralmente trascinati dalle giocate del Fenomeno. Ronaldo chiuderà la sua prima stagione in Italia con 25 reti in 32 presenze, e da molti verrà considerato come uno dei giocatori più forti ad aver mai giocato in serie A.
La Juventus di Lippi, invece, può contare su giocatori di carisma come Montero e Davids, e altri di gran classe come Del Piero e Zizou Zidane. Quella sera al Meazza, prima del fischio d’inizio viene consegnato il pallone d’oro proprio a Ronaldo, che lo solleva nel tripudio generale. Al 23 minuto l’Inter sfiora il vantaggio quando Ferrara alleggerisce di testa per Peruzzi, il brasiliano si infila e tocca morbido, ma il pallone esce di poco. Qualche minuto più tardi è El Cholo Simeone che ci prova, il suo destro, dopo uno scambio con Moriero, termina appena alto.
Dopo due minuti del secondo tempo la partita si sblocca, è sempre Ronaldo che riesce a liberarsi dell’arcigna marcatura di Montero per poi mettere un cross basso sul secondo palo. Arriva Youri Djorkaeff che di piatto non sbaglia, Inter meritatamente in vantaggio.
A metà del secondo tempo viene annullato un gol a Pippo Inzaghi, abile a fruttare uno svarione di Galante, ma paga il controllo di palla con un braccio. La partita diventa nervosa: negli ultimi scampoli di gara Cauet pesta volontariamente le parti nobili di Tacchinardi dopo un contrasto di gioco.
Il signor Braschi di Prato estrae un sacrosanto rosso diretto. Al triplice fischio l’Inter rimane in testa alla classifica, anche se sarà la Juventus a diventare campione d’inverno.
La gara di ritorno giocata al Delle Alpi, sancirà di fatto il titolo della squadra di Lippi, non senza qualche recriminazione arbitrale in seguito al celeberrimo contrasto Iuliano-Ronaldo, e non soltanto.