di Anna Ditta
Si sono chiuse da poco le urne delle elezioni nazionali in Turchia. Secondo i primi exit poll l’Akp si sarebbe aggiudicata finora il 54 per cento dei voti. Il presidente Erdogan si assicura così una vittoria piena dopo quella mutilata seguita alle elezioni del 7 giugno scorso, in cui il partito ha perso per la prima volta dal 2002 la maggioranza assoluta. Ieri sera, però, Erdogan è dovuto intervenire in una grave vicenda che poco ha a che fare con le elezioni in corso.
Al termine di Trabzonspor-Gaziantepspor, gara valida per la 10a giornata del campionato turco, l’arbitro Sahan e i suoi assistenti sono stati tenuti bloccati all’interno dello stadio, su ordine del presidente del Trabzonspor, Ibrahim Haciosmanoglu, per aver negato un rigore alla squadra.
I direttori di gara sono rimasti chiusi per 4 ore all’interno dello stadio, finché Erdogan non è intervenuto con una telefonata. Con loro, erano rimasti bloccati anche alcuni delegati della Federcalcio. Il presidente è riuscito a calmare il patron del Trabzonspor e a convincerlo a liberare i malcapitati. A seguito dell’accaduto, la Federcalcio turca ha aperto un fascicolo per fare chiarezza sulla vicenda.