di Michele D’Alessio
Nel 2014 l’ultima giornata prima di Natale fu Inter-Lazio. Trecentosessantacinque giorni dopo i valori sembrano ribaltati. Quella Inter navigava in acque agitate. Da un mesetto era arrivato Mancini al posto di Mazzarri, e quella gelida sera al Meazza nei primi minuti la Lazio era già avanti di due gol grazie a Felipe Anderson. L’Inter riagguantò il pareggio con Palacio e con uno schiaffo al volo da fuori area del fu Kovacic.
Oggi la situazione è cambiata: l’Inter ha già in tasca il primato natalizio, titolo effimero ma significativo. Era infatti dai tempi di Mourinho che l’Inter non trascorreva le feste guardando tutti dall’alto, e ora si cerca l’allungo per girare la boa alla fine del girone di andata davanti a tutti. La partita con la Lazio serve a Mancini per premere sull’acceleratore ora che dietro qualcuno zoppica, ma i biancocelesti si stanno svegliando da un lungo periodo di torpore con le conseguenti contestazioni dei tifosi. Con la Sampdoria soltanto una punizione nel recupero è riuscita a toglierle i tre punti.
Sia Mancini che Pioli hanno bisogno della vittoria, in una partita in cui il gemellaggio delle tifoserie e il clima natalizio per novanta minuti verranno messi sicuramente da parte.