Donadoni, sostanza e umiltà

Posted By on Feb 21, 2016 | 0 comments


donadoni sostanza e umilta

di Michele D’Alessio
Roberto Donadoni è riuscito col suo Bologna nell’impresa di fermare la
Juventus, reduce da un’incredibile striscia di 15 vittorie
consecutive. I rossoblu hanno imbrigliato la squadra di Allegri,
resasi quasi mai pericolosa, con una partita basata
sull’organizzazione tattica e la dinamicità. Il tecnico bergamasco sta
mettendo la firma sulla stagione del Bologna, partito male nei primi
due mesi di campionato, quando in panchina sedeva Delio Rossi.
Nelle ultime 15 gare di campionato il rendimento del Bologna è da
Champions League. Al Dall’Ara oltre alla Juve, hanno faticato anche
Fiorentina e Roma costrette al pareggio, mentre il Napoli è uscito
addirittura sconfitto. Questi risultati non sono di certo frutto del
caso. Mister Donadoni già ai tempi del Livorno aveva dimostrato grande
sapienza tattica e intelligenza, qualità che lo contraddistinguevano
anche quando da calciatore indossava la maglia del Milan e della
Nazionale. Proprio in azzurro, Donadoni ha vissuto un biennio da
commissario tecnico. Nel 2008 la sua Italia uscì soltanto ai rigori
nei quarti di finale, contro quella Spagna che avrebbe vinto tutto per
un lustro abbondante.
Poi è arrivata l’esperienza col Parma, a dire poco travagliata nel
periodo del fallimento e della retrocessione, in cui tuttavia
l’attuale tecnico del Bologna ha dimostrato grande serietà e
professionalità fino all’ultima giornata.
La domanda che molti si fanno è come mai Donadoni non abbia avuto
ancora modo di allenare un top club. In realtà il mister di Cisano
Bergamasco paga un basso profilo che lo rende un personaggio
silenzioso, incapace di alzare la voce, ma cultore del duro lavoro in
allenamento. Un uomo poco immagine, ma di molta sostanza. La stessa
che mette in campo il suo Bologna.

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