22/02/2016
di Antonio Capotosto: Napoli-Milan 1965-’66: L’annata 1965-’66 e’ ricordata principalmente come quella antecedente il Mondiale d’Oltremanica e per il decimo scudetto dell’Inter. Ma per i tifosi partenopei di vecchia data il trentaquattresimo campionato a girone unico equivale al periodo piu’ lungo del Napoli in A (almeno per il momento). Torno’ nella massima serie dopo aver raggiunto il secondo posto tra i cadetti alle spalle del Brescia e il presidente Roberto Fiore festeggio’ il ritorno tra i grandi portando in riva al Golfo Omar Sivori e Jose’ Altafini, con Stelio Nardin che ando’ a rafforzare il reparto arretrato. Il futuro ‘’Core ‘ngrato’’ arrivo’ dopo sette stagioni in maglia rossonera, con un curriculum di due scudetti e una Coppa dei Campioni. Anche il direttore tecnico Gipo Viani e Mario David aveva salutato il Diavolo, ma a Milanello erano arrivati il tedesco Karl-Heinz Schnellinger, Angelo Benedicto Sormani e l’ex cannoniere Angelillo, con il giovane Nello Santin che inizio’ a giocare con continuita’. Il Milan era chiamato al riscatto dopo la cocente delusione dell’anno precedente, quando i rossoneri patirono la rimonta della Grande Inter alla quartultima giornata (alla diciannovesima i punti di vantaggio sulla Beneamata erano sette). In panchina era rimasto Nils Liedholm, mentre Felice Riva –successore di Andrea Rizzoli- venne arrestato per bancarotta e lascio’ la reggenza a Federico Sordillo (futuro presidente federale), prima della nomina di Luigi Carraro (padre di Franco). Causa problemi di salute lo svedese lascio’ il posto a Giovanni Cattozzo, mentre Bruno Moro subi’ un brutto infortunio. Dopo aver raggiunto la vetta’ solitaria della classifica alla sesta giornata, il Milan rimase in corsa per il titolo fino all’ultima domenica di febbraio, quando venne sconfitto di misura al San Paolo a pochi minuti dal termine (rete decisiva di Sivori). Accuso’ poi un calo e concluse la stagione al settimo posto, mentre il Napoli rivelazione del torneo –essendo neo promosso, nonostante gli illustri innesti- si classifico’ al terzo posto. Il disastroso Mondiale porto’ alla chiusura’ delle frontiere fino al 1980, sotto la gestione di Sordillo. Quattro anni piu’ tardi vi fu un altro blocco -tranne per le squadre neopromosse- al tesseramento di calciatori stranieri provenienti dai campionati esteri, il quale potevano essere acquistati fino al giugno 1984: e cosi’ il nostro campionato divenne il piu’ bello del mondo, con Diego Armando Maradona che approdo’ in riva al Golfo dopo una lunga trattativa. Le frontiere si riaprirono definitivamente nel 1987, quando era possibile acquistare due stranieri. El Pibe de Oro accolse il brasiliano Careca, mentre a Milanello arrivarono gli olandesi Ruud Gullit e Marco Van Basten. Ma questa e’ un’altra storia.