Rudi Voeller non è stato un attaccante. Piuttosto, una icona. Cinque anni insieme, lui e la Roma: il primo cucchiaio al derby, le triplette al Bordeaux e all’Anderlecht. Una finale di Coppa UEFA persa, una di Coppa Italia vinta. E un legame inscindibile con la tifoseria, innamorata, ricambiata dal riccioluto tedesco dall’animo testaccino. Rudy Voeller si riassume in un coro: Vola, tedesco, vola…la curva si innamora.