di Luigi Pellicone
Lampi d’azzurro nella notte di Udine. Stupisce la Nazionale, bella per intensità, abnegazione e spirito di sacrificio. Fra le note stonate, invece, l‘arbitraggio di Aytekin che lascia diversi dubbi. Era solo un’amichevole, ma fosse valsa tre punti, o una qualificazione, questa partita avrebbe lasciato diversi strascichi.
Non è bello “fare gli italiani”, ma è evidente che qualcosa non vada.
Ancora una volta i fischietti internazionali destinati a giudicare i nostri destini nelle gare europee lasciano a desiderare nelle scelte e nei giudizi. In fuorigioco, oggi, il gol della Spagna. Terzo degli indizi, che fanno una prova: si inizia con Kralovec arbitro di Roma – Real Madrid, che ne combina più di Carlo in Francia nella sfida dell’Olimpico. Si continua con Eriksson, complice del passaggio del turno del Bayern Monaco che elimina la Juventus.
Si chiude questa sera, con il gol del pareggio spagnolo di Aduriz palesemente irregolare. Il tap-in è figlio di un colpo di testa di Morata era in netto fuorigioco. Un’ulteriore conferma dello stato di salute, non certo eccelso, della classe arbitrale UEFA arriva anche dalle “mura di casa”. Rizzoli, appare in evidente difficoltà fisica e commette, ultimamente, qualche errore di troppo. Insomma se c’è un “CT” in palese difficoltà è Pierluigi Collina, chiamato a compattare un gruppo che di “elite” ha solo il nome, ma che appare in totale confusione. Se il buongiorno si vede dal mattino, prepariamoci a un Europeo ricco di sviste arbitrali.
Capitolo a parte per la maglia della Spagna. Una delle “camisete” peggiori mai partorite. Sembra quasi bella, prima dell’uso. Dopo dieci minuti di gioco però, i “coriandoli” giallorossi somigliano a un uovo fritto, strapazzato, o nella peggiore delle interpretazioni, mal digerito su uno sfondo bianco. Si può migliorare. Coraggio.