Italia-Spagna con un occhio al futuro

Posted By on Mar 24, 2016 | 0 comments


di Mattia Deidda, 24-03-2016

Italia-Spagna può essere qualcosa di più di una semplice amichevole. Due nazionali importanti. La prima per la storia, anche se sta passando un periodo non certo roseo,la seconda per l’attualità, nonostante il disastroso mondiale vissuto in Brasile. Passato e presente che si incontrano, e che si danno appuntamento nel futuro. Entrambe le nazionali vantano dei giovani di grande speranza.

ITALIA – La differenza con i pari età spagnoli è diminuita. Dopo anni di apprendistato i giovani italiani hanno finalmente ottenuto un posto da titolari in squadra. Ancora lontani da poter essere definiti una generazione d’oro, ma sotto questo punto di vista è più colpa del campionato che dei giocatori. L’unico giovane italiano che porterà la bandiere dell’Italia in Europa è Verratti, che gioca in Francia, nel PSG. E’ difficile in questo periodo accumulare esperienza europea se giochi per una squadra italiana. Perin, Darmian, Romagnoli, Rugani, Florenzi, El Shaarawy, Berardi, Saponara, Immobile, Bernardeschi, Insigne, Gabbiadini sono giovani che possono ambire a grandi squadre; alcuni più conosciuti, come El Shaarawy ed Immobile che hanno già tentato, e fallito, un’esperienza all’estero, altri meno come Rugani, che quest’anno non gioca quasi mai, ma che il solo stare nella rosa della Juventus rappresenta un grande biglietto da visita.

SPAGNA – Evidentemente avvantaggiata la Spagna. La mentalità della penisola iberica è diversa da quella dello stivale, ed ecco che giovani degli anni 90, nel 2012, già si trovavano in pianta stabile in prima squadra, accumulando minuti che i colleghi italiani sognavano. Non è una coincidenza la vittoria della Spagna sull’Italia nella finale dell’Europeo under-21 in Israele nel 2013. Morata, Thiago Alcantara e Isco i trascinatori di quella nazionale, che elimina gli azzurrini per 4-2. Troppo ampia la differenza di mentalità: molti dei giocatori di quella rosa difendevano magliette come quella del Manchester United, del Barcellona o del Real Madrid. Alcuni dei calciatori che componevano la piccola roja si sono persi per strada, come Montoya, Moreno, Nacho, Illaramendi e Tello, che hanno fatto un passo indietro, uscendo momentaneamente dai radar nonostante continuino a militare in squadre importanti. Ma alcuni giocatori hanno invece fatto un notevole passo in avanti: oltre i già citati Morata, Thiago e Isco, rispettivamente Juventus, Bayern Monaco e Real Madrid, c’è Koke, anima dell’Atletico Madrid, Carvajal (Real Madrid), de Gea (Manchester United) e Paco Alcacer (Valencia).

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