Amarcord: Germania e Inghilterra: amici, mai…

Posted By on Mar 25, 2016 | 0 comments


(di Gianluca Guarnieri)

 

Non si sono mai amate. Non è un mistero. Inghilterra e Germania si affrontano da oltre un secolo, e l’antipatia storica ha superato le ostilità, permanendo in maniera forte e palpabile. Due nazioni contro, dalla fine del XIX° secolo, con la collisione tra due imperi, culminata nella Prima Guerra Mondiale. Allora, furono i campi di battaglia della Somme e quello marino dello Jutland (la leggendaria Royal Navy contro la Marina imperiale a prendersi a cannonate…) a mettere le due nazioni una contro l’altra e lo scenario andò a ripetersi circa vent’anni dopo con l’avvento del nazismo e di Hitler. La Gran Bretagna andò a sbarrare la strada alle armate del Fuhrer e i match sanguinosi si andarono a disputare in scenari quali El Alamein e in Normandia, con la vittoria ancora una volta dell’Union Jack e della nazione al di là della Manica, simbolo di democrazia contro l’orrore nazista. Il rancore è andato a posarsi anche nel mondo del calcio: troppo facile ricordare la finale mondiale 1966, con il goal del momentaneo 3-2 (poi divenuto 4-2 definitivo per la squadra dei “Tre Leoni”) ed il pallone di Sir Geoff Hurst che centra la traversa e molto probabilmente non attraversa la linea, convalidato dal guardalinee sovietico Bakhramov (reduce di Stalingrado e forse non in grande simpatia per i teutonici…). Un episodio che è rimasto impresso nella memoria. Da lì l’elenco è lungo: dalla vittoria tedesca ai rigori nella semifinale di Italia ’90 alla semifinale degli Europei 1996, vinta sempre ai rigori dai germanici, grazie all’errore sanguinoso dal dischetto di Garreth Southgate. Un periodo favorevole alla Germania, arrestatosi nel 2000 con la vittoria dei sudditi di Sua Maestà agli Europei di Belgio e Olanda, vinta grazie ad un colpo di testa di Alan Shearer, e divenuta famosa per gli scontri tra Hooligans di entrambe le fazioni, che misero a ferro e fuoco la malcapitata città di Chaleroi, in Belgio. Tanti episodi, conditi di cattiveria e perfidia, vedi l’ultima gara giocata nel vecchio Wembley, vinta 1-0 dai tedeschi (rete di Hamann) con tanto di cacciata di Kevin Keegan come Commissario Tecnico, oppure il trionfo inglese in Germania nelle qualificazioni per il mondiale 2002, con un 1-5 terrificante e un Michael Owen che disintegrò la difesa tedesca con una tripletta indimenticabile, seguito dalle stoccate di Gerrard ed Heskey. Tanti capitoli per un romanzo infinito e ricco di malizia; lo sa anche Fabio Capello, eliminato in Sudafrica 2010 e colpito da un malvagio contrapasso dantesco, con tanto di goal regolare non convalidato in puro stile 1966, con la bomba di Frank Lampard che aveva attraversato la linea di porta ben oltre le braccia di Manuel Neuer. Insomma tanti ingredienti saporiti, per un piatto che andrà sulle tavole dell’Olympiastadion domani sera, nel sabato santo di Pasqua. Amichevole di lusso, ma non solo. Germania-Inghilterra non lo sarà mai, del tutto

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