Buon compleanno a Rudi Voeller

Posted By on Apr 13, 2016 | 0 comments


di Gianluca Guarnieri

E’ meglio Voeller e Rizzitelli di Gullit e Van Basten. So mejo i nostri” . La battuta fu pronunciata da un tifoso, all’entrata dell’Olimpico, tanto tempo fa, ma fa capire quanto affetto il tifoso romanista riversasse verso Ruggiero Rizzitelli e per il festeggiato di oggi, Rudy Voeller, che compie 56 anni. Nella storia della Roma raramente un calciatore trovò il feeling giusto in maniera cosi netta come Rudy da Hanau , uomo di grinta e leader nato, autentica arma in più, per quei 5 anni che segnarono nettamente la vita di chi aveva la maglia giallorossa nel cuore.

Il suo arrivo entusiasmò , nell’estate 1987, i tifosi romanisti, visti i trascorsi splendidi nel Werder Brema e con la nazionale tedesca, con tantissimi goal (capocannoniere della Bundesliga con 23 reti nel 1982-83) ma per via di un infortunio nella parte iniziale di quel campionato Voeller sembrò una pallida controfigura rispetto al formidabile centravanti ammirato in quegli anni e poco ci mancò che fosse rimandato indietro come uno sgradito pacco postale.

Non fu così, e nel 1988/89 Rudy tornò se stesso, pronto a lanciarsi verso la porta avversaria, portandosi sulle spalle il peso dell’attacco dei “lupi”. I tempi della squadra stellare dei Falcao, Di Bartolomei, Pruzzo, Cerezo erano finiti, ma quella squadra, ricca di agonismo, fierezza e dignità trovò la dimensione ideale e la sua “tana” nel piccolo impianto di Viale Flaminio, con il “Tedesco che vola” come condottiero osannato Il rapporto fu fantastico e Rudy diede tante soddisfazioni ai suoi tifosi; goals nei derby con tanto di “cucchiaio” (Totti si ispirò a lui…) al Milan e alla Juve, nelle Coppe con una galoppata straordinaria fino alla finale di Uefa 1991 e alla vittoria in Coppa Italia dello stesso anno, con triplette straordinarie vedi Bordeaux e Anderlecht, rincorse nei confronti di difensori allibiti e goals in tuffo di testa incurante di scarpini protesi verso la propria faccia.

Voeller insieme a Ruggiero Rizzitelli e a Peppe Giannini, gli uomini di maggiore grinta e personalità in quella Roma “de core”, in un calcio ben diverso da quello attuale, più a misura d’uomo e lontano da essere quel detonatore mediatico che conosciamo bene. Il bomber di Hanau seppe rendere onore a quella maglia, lottando sempre fino all’ultima goccia di sudore, fino all’ultimo minuto, da quel Campione, un Campione del Mondo, che non dimenticò la sua squadra anche da lontano, anche a Marsiglia, con l’Olympique quando si tolse il lusso di sconfiggere il Milan stellare di Capello, in Finale di Champions League 1993, insieme a grandi campioni quali Boli, Boksic, Barthez, Angloma, Deschamps e Desailly . Cuore di campione e di gentiluomo. Buon compleanno Rudy

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