Inside: Dybala, sulla strada dei grandi

Posted By on Apr 21, 2016 | 0 comments


di Nicola Ciacciarelli

E con la doppietta alla Lazio siamo a 16. Tante sono le reti di Paulo Dybala, almeno in campionato.  Già, perchè al fatturato totale vanno aggiunte le due di Coppa Italia, una in Champions e una in Supercoppa. Un’annata che sta per concludersi con la vittoria del tricolore e, magari, della Coppa Italia. Il primo anno della Joya è migliore, ad esempio, di quello di David Trezeguet, lo straniero più prolifico della storia juventina. Il francese chiuse con 14 reti il primo torneo in bianconero, anche se giocando meno (25 presenze). A giugno però fu la Roma a trionfare e per Re David la stagione finì senza trofei. Andò meglio a El Cabezon, Omar Sivori, che appena arrivato dal River siglò 22 reti in 32 presenze. Fece meglio il compagno di reparto John Charles, 28 in 34 presenze. Con le loro prodezze, l’argentino e il gallese, regalarono il titolo della stella alla Signora. A proposito di argentini, ce n’è stato un altro nella storia bianconera più recente. Da lui, gara dopo gara, Paulo Dybala sta ereditando il ruolo del trascinatore: Carlos Tevez. L’Apache chiuse la stagione d’esordio a quota 21, tra coppe e campionato. Solo uno in più rispetto al ragazzo di Laguna Larga. I paragoni si sprecano, ma ce n’è uno che è d’obbligo fare per chi ha i colpi dell’ex Palermo. Quello con Alessandro Del Piero. Mentre è più giovane rispetto ai giocatori finora citati, Dybala è, invece, leggermente più anziano di Alex nell’anno d’esordio. Pinturicchio, a 19 anni, chiuse la prima stagione bianconera (93-94) con 5 reti. Nel 96-97, dunque a 22 anni come Dybala, Del Piero chiude con 15 reti totali. Un’annata comunque super, perchè la squadra conquista campionato, Supercoppa italiana ed europea e, soprattutto, l’Intercontinentale, grazie proprio ad una sua magia.

Nella stagione di Dybala non ci sono solo gol , ma anche assist, 14, di cui 8 andati a buon fine. Da sottolineare anche il dato statistico dei km percorsi, 9,967 in 2315 minuti. Segnale importante per Allegri e il suo staff, che vogliono un giocatore sempre più coinvolto anche in fase di ripiegamento.

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