Palermo-Verona e il paradosso del paracadute

Posted By on Mag 10, 2016 | 0 comments


di Michele D’Alessio

Palermo e Carpi si giocano domenica, nell’ultimo turno di campionato,
la permanenza in serie A. Il Carpi, un punto dietro alla formazione
rosanero, è atteso dall’Udinese ormai salva, mentre il Palermo riceve
al Barbera il Verona già retrocesso da tempo.

Al Palermo basta chiudere con una vittoria per assicurarsi la salvezza
dopo una stagione travagliata, con una panchina a dir poco girevole,
per poi ripartire con una programmazione più stabile per il futuro.

Intorno a questo discorso che appare ovvio e lineare, gravita un
paradosso, relativo al cosiddetto paracadute, ovvero quel meccanismo
istituito dalla Lega qualche settimana fa che prevede un discreto
bottino di milioni per le squadre che retrocedono nella serie cadetta.

Queste sono le modalità di funzionamento del paracadute in sintesi: 10
milioni di euro per le squadre neopromosse che retrocedono (come Carpi
e Frosinone), 15 milioni per le squadre che abbiano maturato due anni
in A negli ultimi tre anni (come il Verona) e 25 milioni se con tre
anni in A negli ultimi quattro (come il Palermo), per un totale di 60
milioni. Inoltre, i milioni non assegnati al momento della
retrocessione sul totale dei 60 milioni previsti, definita quota
residuale, verranno distribuiti alla società retrocessa con 3 o più
anni di anzianità in serie A nel caso in cui questa non venga
immediatamente promossa dalla Serie B.

Ora, calcoli alla mano, con la salvezza del Palermo e la conseguente
retrocessione di Carpi, Frosinone e Verona, la squadra veneta
incasserebbe 25 milioni, mentre gli emiliani e i ciociari si dovranno
accontentare di 10 milioni a testa. Al Verona potrebbero andare anche
gli ulteriori 15 milioni se la prossima stagione non dovesse tornare
in serie A.

Se dovesse retrocedere il Palermo, quindi col Verona che uscirebbe dal
Barbera con dei punti, la maggior quota parte del paracadute andrebbe
proprio alla società di Zamparini, in quanto presente in serie a in 3
degli ultimi 4 campionati.

Infatti al Palermo andrebbero 25 milioni di euro, andando a
risucchiare i 10 milioni del Carpi che in caso di risultato positivo
al Friuli sarebbe salvo. In questo modo, 25 milioni a testa per il
Palermo e Verona retrocesse, più i 10 al Frosinone, farebbero sì che
il paracadute si esaurirebbe per intero. E il Verona, in caso di
mancata promozione in serie A la prossima stagione non potrebbe così
ricevere la restante quota di 15 milioni, che otterrebbe se il Palermo
si salva.

In definitiva, appare evidente che al Verona conviene far salvare il
Palermo per poter avere la concreta speranza di intascare 15 milioni
di euro in caso di permanenza in B l’anno prossimo, con conseguente
mancata risalita nella massima serie.
Un errore, il classico tilt del sistema che potrebbe incidere sulla
lotta salvezza e fiaccare la già bassa credibilità del campionato.

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