di Antonio Capotosto
Il 12 maggio 1996 coincide con il saluto alla massima serie di Padova e Cremonese. I biancoscudati ultimi in classifica lasciarono la A con un ko a Bergamo: quasi una staffetta, considerato che quella è stata l’annata del ritorno dell’Atalanta. E dopo sedici anni la Dea sarà l’ultima avversaria italiana di Alessandro Del Piero, approdato sulla sponda bianconera del Po assieme ad Angelo Di Livio proprio dalla Città del Santo. I due amici conquistarono il primo scudetto alla seconda stagione con la Vecchia Signora.
Quel giorno anche la Cremonese (penultima della classe) salutò il palcoscenico più ambito, con una netta sconfitta di fronte al Milan campione d’Italia. Il club che lanciò Antonio Cabrini, Vialli e Giuseppe Favalli. Ed Emiliano Mondonico come allenatore. Dodici anni prima il Mondo e Gianluca avevano riportato i grigiorossi in A dopo oltre cinque decenni: e proprio in quel campionato cadetto si concentrarono le attenzioni della Sampdoria sull’attaccante. Papà Mantovani voleva così regalare un fratellino a Roberto Mancini… E allora era destino che l’addio alla A della Cremonese è coinciso con l’ultimo centro nella massima serie e in maglia bianconera di Vialli (a Bari). Quel pomeriggio al San Nicola difendeva i pali della Juve Michelangelo Rampulla. Proprio lui, il primo portiere nella storia della A a realizzare una rete su azione. Quando era il numero uno della Cremonese.