di Lorenzo Scafa
CONTESTO STORICO Il 1976 è un anno complicato. In Italia intanto cadeva il governo Moro, dopo l’uscita del Psi dal governo, in seguito alla legge sull’aborto approvata 2 anni prima. Il 20 e 21 giugno venivano convocate le elezioni politiche, dal Presidente della Repubblica Giovanni Leone, che si concludevano con la riconferma della DC quale primo partito. Nasce un nuovo quotidiano: “La Repubblica” fondato e diretto da Eugenio Scalfari. Per la prima volta nella storia, sono ammessi al voto anche i detenuti.
Il presentatore Corrado inventa e conduce Domenica In. Nel calcio Gigi Radice vinceva lo scudetto col Torino, della famosa coppia del gol Pulici – Graziani. La coppia Panatta – Pietrangeli, trionfa per la prima volta nella sua storia nella Coppa Davis. Il 12 giugno Felice Gimondi vinceva il 59 Giro d’Italia.
Jimmy Carter, con il 51 % dei consensi, diventava Presidente ed il primo Gennaio sempre negli USA veniva reinserita la pena capitale. In Argentina i militari di Videla rovesciano il governo di Isabela Peron. Decolla per la prima volta il Concorde, l’aereo supersonico.Negli USA Steve Jobs fondava la Apple. Il film “Qualcuno volò sul nido del cuculo” con protagonista il camaleontico e straordinario attore americano Jack Nicholson, vinceva l’Oscar. Usciva al cinema anche il film Rocky, che si rivelava campione d’incassi ai botteghini di tutto il mondo e che ebbe molti seguiti.
IL TORNEO La quinta edizione dell’europeo veniva organizzata in 2 fasi. La prima che comprendeva 32 nazioni, con 8 gironi all’italiana, includeva 4 squadre per girone, in gare di andata e ritorno. Le prime di ogni girone passavano ai quarti, sempre in gare di andata e ritorno. Le semifinali e le finali invece da disputarsi in gara unica, in uno dei 4 paesi rimasti in gara. Veniva designata la Jugoslavia. L’ Italia è eliminata ai quarti. Al primo turno gli azzurri affrontano l’Olanda, del Pelé’ bianco Johan Cruiff. Gara viziata da clamorosi errori arbitrali. 2 rigori negati a Boninsegna ed un gol convalidato agli Orange. Brillava però già’ la stella dell’emergente Giancarlo Antognoni. Ai quarti gli azzurri facevano 0 – 0 a Varsavia con la Polonia. Ma non bastava la vittoria di misura, contro un’Olanda già qualificata. Allo stadio Olimpico di Roma era 1 – 0, con rete di Fabio Capello.
Le Semifinali premiano la Cecoslovacchia che supera 3 – 1 l’Olanda. E la Germania Ovest (4-2 sulla Jugolsavia)
La finale si gioca il 20 giugno del 1976 La Cecoslovacchia si impone contro ogni pronostico. Ai calci di rigore Panenka calciava il penalty decisivo, con uno strepitoso cucchiaio inaugurando una moda ripresa da altri calciatori.