Di Nicola Ciacciarelli
CONTESTO STORICO – Il 1984 è un anno di transizione. La fine della Prima Repubblica è ancora lontana una decina d’anni, mentre la caduta del muro di Berlino è più vicina. Eppure succede molto. A Padova muore EnricoBerlinguer, segretario del PCI. Proprio in quell’anno, a meno di due settimane dalla scomparsa del politico sardo, il Partito Comunista supera per la prima e unica volta la Democrazia Cristiana durante le elezioni europee (33.3% contro 32.9%). Intanto la commissione parlamentare sulla P2 conferma le accuse nei confronti di Licio Gelli e degli associati alla loggia massonica. A luglio le campagne fiorentine si macchiano nuovamente di sangue: il Mostro è tornato a colpire, uccidendo Claudio Stefanacci e Pia Rontini di 21 e 18 anni. Trema Firenze e trema anche Palermo: i magistrati del pool antimafia emettono 366 mandati di cattura, dopo le rivelazioni del pentito Tommaso Buscetta.
Nel mondo è tempo di grandi scoperte,ma anche di grandi disastri. La sonda spaziale Vega, inviata dai russi, parte con l’obiettivo di osservare Venere e la cometa di Halley. In India la fuga di isocianato di metile dalla fabbrica Union Carbide provoca più di 2000 morti e migliaia di intossicati. L’annata calcistica, come gran parte degli anni 80, è caratterizzata dal duello Juve-Roma. Al contrario della stagione precedente sono i bianconeri, vittoriosi anche in Coppa delle Coppe, a prevalere. I giallorossi, sconfitti nella finale casalinga di Coppa Campioni dal Liverpool, devono accontentarsi della Coppa Italia.
IL TORNEO- I francesi, padroni di casa, sono gli strafavoriti e rispettano il pronostico. Ci sono Giresse, Tigana,Fernandez ma soprattutto lui, ”Le Roi” Michel Platini, l’autentico dominatore del torneo. Il pallone d’oro in carica (ne vincerà tre di fila) sigla ben 9 delle 14 reti transalpine. Non mancano comunque gli avversari per la squadra allenata da Michel Hidalgo, la Spagna vogliosa di rivincita dopo un mondiale ”casalingo” deludente e la solitaGermania Ovest, sconfitta dall’Italia nella finale del Mundial di due anni prima. A proposito di azzurri, gli uomini di Bearzot, campioni del mondo in carica, sono sorprendentemente fuori da Francia 84′, dopo un disastroso girone di qualificazione: una sola vittoria con Cipro , 3 pareggi e ben 4 sconfitte con Svezia (due volte), Romania( vincitrice del raggruppamento) e Cecoslovacchia.
La Francia vince il proprio girone eliminatorio, così come la Spagna che all’ultima giornata batte la Germania con una rete di Maceda al 90′, eliminando i tedeschi. Insieme agli iberici passa il Portogallo. Completa il quadro delle semifinaliste la Danimarca. Semifinali equilibrate, ma il pronostico è rispettato: spagnoli vincenti sui danesi ai rigori e vittoria francese sui portoghesi, in rimonta ai supplementari per 3-2, con la solita rete decivisiva di monsieur Platini.
LA FINALE- Davanti quasi 50.000 spettatori, al Parco dei Principi di Parigi, la Francia si gioca il primo titolo della sua storia. Forse è per questo che è bloccata e di occasioni non ne crea. Anzi, nel primo tempo, sono gli spagnoli a sfiorare il vantaggio con un colpo di testa di Santillana respinto solo sulla linea da Battiston. Occore un erroraccio del portiere Arconada per spianare la strada verso la coppa ai galletti. Il portiere della Real Sociedad si fa infatti bucare da una punizione apparentemente innocua di Platini. Finale arrembante da parte degli uomini di Munoz, facilitati dall’espulsione di Le Roux, ma il muro dell’ Equipe de France regge. In contropiede Bellone fa 2-0 e a Parigi scatta la festa.
FRANCIA: Bats; Domergue, Bossis, Battiston (dal 73′ Amoros), Le Roux, Fernandez, Platini, Giresse, Tigana, Bellone. (All M.Hidalgo)
SPAGNA: Arconada, Urquiaga, Camacho, Gallego, Salva (dall’85’ Fernandez Bonillo Roberto), Juan Antonio, V. Munoz, Julio Alberto (dal 75′ Sarabia) , Francisco Lopez, Santillana (All M.Munoz)
Arbitro: Christov (Cecoslovacchia)
RETI: Platini 57′, Bellone 90′
Note: Espulso Le Roux all’ 85′