FRANCIA
Senza dubbio una delle principali candidate al titolo. La Francia di Deschamps ha tutto quello che serve per arrivare in fondo la competizione e trattenere poi la coppa all’interno del territorio franceseI giornali hanno paragonato l’attuale nazionale francese a quella che nel 1998 vinse il Mondiale. Forse esagerato, ma senza dubbio basta questo per capire le potenzialità della squadra. Una spina dorsale solida, fatta di esperienza e gioventù. Lloris, Evra, Giroud, Koscielny ma anche Pogba, Griezmann, Varane. La maggior parte dei calciatori che compongono la rosa giocano in squadre di altissimo livello, che ogni anno lottano per aggiudicarsi il titolo nazionale: Arsenal, Juventus, Atletico Madrid, Real Madrid o Manchester United per dirne alcune. Incredibile la qualità delle giovani leve, che non hanno nulla da invidiare alla tanto osannata generazione d’oro del calcio belga: oltre i già citati Pogba, Griezmann e Varane, c’è da aggiungere alla lista Martial, Coman e N’Golo Kanté, uno dei simboli del Leicester di quest’anno.
I Blues vantano talmente tanti talenti offensivi che sono stati messi tra le riserve giocatori come Lacazette, Ben Arfa e Gameiro.
Come sempre c’è anche l’altra faccia della medaglia. Oltre a mancare un regista puro, a cui affidare le geometrie del centrocampo, una nazione che vede nei giocatori più giovani i teorici trascinatori, può trovare difficoltà nei momenti più duri della partita. In competizioni relativamente corte come l’Europeo, ogni episodio può fare tutta la differenza del mondo. Giroud è senza dubbio un campione, ma nonostante abbia la stessa età di Benzema non può vantarne l’esperienza, con quest’ultimo che sta nel giro della nazionale dal 2007. Peserà come un macigno l’assenza del centravanti del Real Madrid, escluso di comune accordo dal presidente federale e dal c.t. per via del suo coinvolgimento in un tentativo di ricatto ai danni del connazionale Valbuena.
Nelle ultime uscite Deschamps ha optato per il 4-3-3. Impossibile non puntare sulla qualità ed il dinamismo dei giocatori in campo. La Francia affronta le partite tentando di dominarle, a volte palleggiando per poi cercare gli inserimenti di giocatori come Matuidi, a volte affondando sugli esterni per sfruttare la corsa di Griezmann o Martial.
PROSPETTIVE: PODIO
SVIZZERA
Per lo più si parla tedesco. Non per le origini dei calciatori, bensì per il campionato di riferimento: la Bundesliga. Dei ventitré giocatori che parteciperanno all’avventura francese, (probabilmente) ben dieci militano in Germania, nella massima serie. Benaglio, storico portiere della Svizzera, dopo il mondiale in Brasile ha annunciato il suo ritiro dalla nazionale, portando quindi Petkovic ad affidare i pali a Sommer, estremo difensore del Borussia Monchengladbach. In difesa spiccano i nomi di Lichtsteiner e Rodriguez, a centrocampo l’esperienza della coppia Dzemaili-Behrami e il talento di Xhaka, accompagnato poi da Shaqiri, Embolo e Seferovic.
La continuità. Il problema della Svizzera è che non riesce a trovare l’equilibrio nel tempo. Neanche qualificati per l’Europeo del 2012, sono poi giunti agli ottavi di finale del mondiale in Brasile uscendo ai tempi supplementari contro l’Argentina. Evidente la mancanza di un giocatore simbolo, il famoso top player pronto a caricarsi la squadra sulle spalle nei momenti di difficoltà. Xhaka e Shaqiri possiedono una qualità maggiore rispetto il resto della rosa, ma anche loro peccano di continuità e non sempre riesco a trovare la giornata giusta nella partita che conta. Tutto sommato, considerando l’importante assetto difensivo e la solidità del centrocampo, la Svizzera può compiere un cammino positivo.
Nelle ultime uscite Petkovic ha variato dal 4-3-3 al 4-4-2. Senza dubbio il reparto più completo è quello difensivo, come i soli otto gol subiti nelle qualificazioni dimostrano: Lichtsteiner e Rodriguez, rispettivamente terzino destro e sinistro, sono quanto di meglio si possa trovare in Europa. Conosciuto il difensore della Juventus, meno quello del Wolfsburg, che dalla sua parte ha però l’età: 23 anni. Bravi a coprire ma ancora di più a spingere: il gioco della Svizzera si basa sulla superiorità creata dalle loro sovrapposizioni, aiutati poi dai centrocampisti, con caratteristiche per lo più difensive. La speranza per quanto riguarda l’attacco, ovvero il reparto più debole, si chiama Embolo, classe 1997, calciatore sul taccuino di molti club importanti.
PROSPETTIVE: OTTAVI DI FINALE
ROMANIA
Il CT Iordanescu punta sull’usato sicuro: ben tredici i calciatori che militano in Romania. La spina dorsale della squadra è formata da Tatarusanu, portiere della Fiorentina, Chiriches, Grigore, Hoban, Pintilli e Keseru. Proprio come per l’Albania, il solo fatto di essere arrivati nella fase finale dell’Europeo può essere considerato un successo. Nel gruppo A partono alla pari con gli uomini di De Biasi, decisamente sotto la Francia e la Svizzera.
C’è poco da dire, la Romania segna poco. Nelle dieci partite di qualificazione per Euro 2016 gli undici gol realizzati non sono un bottino malvagio, ma evidentemente tutta la statistica crolla se si pensa che ben quattrodi questi undici gol sono stati realizzati contro le Isole Faeroerne, ultimi nel gruppo con diciassette gol subiti. Oltre alla poca qualità in fase offensiva, con Badescu miglior marcatore della Romania nelle qualificazioni con appena due reti, un altro importante difetto della rosa è l’età: troppo alta, con ben otto giocatori al di sopra dei trent’anni, Sanmartean, attualmente al Al-Ittihaf, porta la bandiera con 36 anni.
L’obiettivo è non prenderne. In campo con il 4-4-2. Se prima abbiamo evidenziato i principali aspetti negativi, tra cui il reparto offensivo, adesso dobbiamo mettere in luce il punto di forza della squadra: la fase difensiva. Nessuna squadra, durante le qualificazioni, ha preso meno gol della Romania. Sono stati solamente due i gol incassati dagli uomini di Iordanescu, che battono addirittura l’Inghilterra, dieci vittorie su dieci, con tre gol incassati. Senza dubbio noiose la maggior parte delle partite di qualificazione, con tre 0-0 consecutivi, ma non si può non notare come sia difficile giocare contro questa squadra, tanto che l’Italia e la Spagna nelle ultime amichevoli non sono andate oltre il pareggio, rispettivamente 2-2 e 0-0.
PROSPETTIVE: Ottavi di finale come migliore terza
ALBANIA
Giocatori semisconosciuti, che militano per lo più in leghe minori. Gli uomini simbolo di questa nazionale giocano in Italia e in Francia, con Berisha, Cana, Hysaj, Lenjani,Basha, Memushaj, per il resto campionati considerati minori come quello svizzero. Mai qualificati in una competizione che conta, Euro2016 rappresenta un trampolino di lancio per molti di questi calciatori, un’opportunità da non sbagliare per la nazionale, che deve far tesoro di quest’esperienza per poi creare continuità nel tempo: sono ben undici i giocatori under 26 presi in considerazione da De Biasi per le qualificazioni. Il periodo in cui un calciatore vive la piena maturità. Solamente quattro gli over 30.
Il fatto di aver raggiunto la fase finale di un Europeo è già una vittoria. Una rosa ‘povera’, parte senza dubbio con l’intento di non sfigurare. La mancanza principale che si è intravista durante le partite di qualificazione è quella dellaqualità offensiva. Una squadra vera, pronta al sacrifico grazie al quale riesce a trovare situazioni favorevoli per andare a rete, ma è evidente l’assenza di un top player, pronto ad illuminare le gare nel momento del bisogno. Con solamente tre attaccanti convocati, il reparto offensivo è il punto debole.
Nelle ultime uscite De Biasi ha variato dal 4-3-3 al 4-2-3-1. La spina dorsale della squadra è composta da Berisha, Cana, Agolli, Hysay, Xhaka, Abrashi e Cikalleshi. Il punto di forza non può che essere l’unità di spirito. I ragazzi sanno che stanno vivendo qualcosa di storico, e questo gli permetterà di mettere in campo più di quanto hanno. Buona la fase difensiva, con De Biasi che è riuscito a schierare una squadra capace di coprirsi le spalle, solida, attenta alle posizioni, come i soli cinque gol subiti nel gruppo di qualificazione dimostrano.
PROSPETTIVE: ELIMINATA PRIMO TURNO