GERMANIA
I calciatori tedeschi non hanno certo bisogno di presentazioni. Da Neuer a Boateng, da Özil a Müller, passando per Hummels, Kroos ed un Reus voglioso di rifarsi dopo l’infortunio alla caviglia che lo ha obbligato a saltare il Mondiale. In attesa delle convocazioni definitive, sarà questa la colonna portante della Germania. La spina dorsale potrebbe essere coadiuvata dall’esperienza di Schweinsteiger, Mario Gomez o Podolski, con l’apporto da parte di giovani promesse come Can, Weigl, Brandt, Sané, Kimmich e Draxler. Sapremo presto chi otterrà la conferma.
La rosa di Löw permette lo schieramento di svariati moduli: innanzitutto il consolidato 4-2-3-1, con Kroos e Khedira – insidiato dalla rivelazione Weigl – in mediana dietro a Reus, Özil e Müller a supporto di Gomez; il tecnico tedesco può anche posizionare l’eclettico attaccante del Bayern come falso nove e sostituirlo a destra con uno tra Draxler, Bellarabi, Schürrle o Gotze. Le alternative sono il 4-3-3 con Özil mezzala e il 3-4-3 o 3-4-2-1 con Reus ed Özil dietro a Müller – o a Gomez, se il giocatore dell’Arsenal venisse arretrato a favore proprio di Müller – e due tra Can, Hector, Rudy e Bellarabi con il compito di coprire le fasce. In quest’ultimo caso i tre centrali difensivi sarebbero Hummels, Boateng ed uno tra Howedes, Mustafi, Rudiger e Can. Polivalenti i giocatori tedeschi.
Occhi ai terzini. L’unico esterno basso di ruolo in rosa è Hector, che si giocherà il posto a sinistra con Howedes, vista la mancata convocazione di Schmelzer. A destra si batteranno Can, Rudy, che di ruolo sono centrocampisti centrali- utilizzato spesso da Löw in questa posizione. Pesa l’assenza di Gundogan e Rudiger.
PRONOSTICO: PODIO
UCRAINA
L’ossatura della squadra è composta da giocatori provenienti dallo Shakthar Donetsk e dalla Dinamo Kiev. I gioielli su cui l’Ucraina farà maggior affidamento sono Yarmolenko e Konoplyanka, fresco vincitore dell’Europa League con il Siviglia. Occhi puntati anche sul classe ’96 Kovalenko, trequartista dello Shakthar che potrebbe esplodere e stravolgere i piani di Fomenko. Interessante la convocazione del 37enne Tymoshchuk, nonostante si sia avviato al tramonto della propria carriera con il Kairat Almaty in Kazakistan. Il recordman di presenze – ben 142 – con la nazionale ucraina sarà il leader carismatico dello spogliatoio. Impossibile, per Fomenko, tenerlo fuori. Il commissario tecnico, inoltre, avrà come proprio vice Andrij Shevchenko, top scorer all-time dell’Ucraina con 48 reti.
Fomenko si affida ad un 4-2-3-1 con Pyatov tra i pali, Rakitskiy e Khacheridi centrali difensivi e Fedetskiy e Shevchuk rispettivamente terzino destro e sinistro. Davanti alla difesa Rybalka e Stepanenko, con Yarmolenko, Konoplyanka e uno tra Rotan, Sydorchuk e Gusev a supporto di Zozulya. L’attaccante del Dnipro è in vantaggio su Kravets per il posto da titolare, data la mancata convocazione di Seleznyov dello Shakthar. Garmash e Kovalenko possono rivelarsi importanti anche a partita in corso.
Anche se i due esterni offensivi – Konoplyanka e Yarmolenko – possono fare invidia a molte squadre, il resto della rosa non possiede un tasso tecnico alla loro altezza. L’Ucraina ha calciatori che per la maggior parte militano nel campionato di casa, certamente non di alto livello. Per questo motivo il popolo gialloblù si aspetta molto dai suoi giocatori simbolo. Malgrado questa differenza di valori tecnici, però, c’è un buon equilibrio tra i reparti: l’Ucraina non segna tantissimo, ma prende anche pochi gol. Potrebbe essere, questa, una chiave per passare il turno.
PROSPETTIVE: Ottavi come migliore terza
POLONIA
Il trascinatore della Polonia è il capitano Robert Lewandowski. L’attaccante del Bayern, con 13 gol in 10 partite, è stato il capocannoniere delle ultime qualificazioni. Nella stagione appena conclusasi ha segnato 42 reti in 51 match con il club tedesco, vincendo Bundesliga e Coppa di Germania. La lista dei pre-convocati di Nawalka è composta da sette giocatori dei nostri campionati: Szczesny, il difensore del Cagliari Salamon, Glik, Cionek, il talento Zielinski, Blaszczykowski e Wszolek, che però dovrà saltare gli Europei a causa di una frattura all’avambraccio sinistro. La rosa della Polonia presenta giocatori esperti come Fabianski, Piszczek, Maczynski e Grosicki, ma anche giovani interessanti come Linetty, Kapustka, Stepinski e Dawidowicz – che non ha nemmeno esordito con la prima squadra del Benfica. Da monitorare le condizioni di Krychowiak, centrocampista del Siviglia che ha subìto un probabile stiramento nella finale di Copa del Rey contro il Barcellona. In tandem con Lewandowski ci sarà il ventiduenne Milik, autore di 24 gol in questa stagione con l’Ajax.
Nawalka utilizza il 4-4-2 o il 4-2-3-1. Nel primo caso Milik viene affiancato a Lewandowski in attacco, con due tra Krychowiak, Zielinski e Maczynski centrali di centrocampo; Blaszczykoski e Grosicki occupano rispettivamente la fascia destra e quella sinistra. Con il 4-2-3-1 l’assetto resta pressoché immutato, con Milik che viene arretrato a seconda punta o trequartista, ruolo ricopribile anche da Zielinski, Maczynski o Linetty. In entrambi i casi la difesa resta la medesima: al centro Pazdan in vantaggio su Salamon e Jedrzejczyk per affiancare Glik, con Piszczek e Rybus terzino destro e sinistro. Il ballottaggio più interessante sarà quello che riguarda il portiere, che vede Fabianski leggermente favorito rispetto a Szczesny.
Il punto debole della Polonia è la difesa. Oltre a Glik e Piszczek, non ci sono titolari inamovibili nel resto del reparto. La rosa, inoltre, presenta innumerevoli giocatori che militano in serie minori come quella polacca o russa. In caso di infortuni Nawalka potrebbe avere forti difficoltà nel mantenere lo stesso livello tecnico. Per questo il forfait di Wszolek e la possibile esclusione di Krychowiak a centrocampo complicherebbero il cammino dei Biancorossi, che comunque si presentano come seconda forza del girone C.
Prospettive: Ottavi di Finale
IRLANDA DEL NORD
Il “Green & White Army” è composto da giocatori provenienti dalla Scottish Premiership e dalle prime tre serie inglesi. Le colonne portanti sono Jonny Evans, ex Manchester United ora in forza al WBA, il centrocampista del Southampton Steven Davis e Kyle Lafferty, ex Palermo che milita in Championship con il Birmingham City. Gli altri uomini che vantano maggior esperienza sono McAuley del WBA e Catchart del Watford. Il fiore all’occhiello dell’Irlanda del Nord è Patrick McNair, giovane difensore classe ’95. Il talento biancoverde è tra i migliori del settore giovanile del Manchester United, e quest’anno ha già collezionato 9 presenze in prima squadra, tra cui l’esordio in Europa League. Nelle ultime uscite O’Neill lo ha schierato anche da mediano, con ottimi risultati.
I giocatori dell’Irlanda del Nord non sono di prima fascia. La maggior parte di loro gioca – o, spesso, siede in panchina – in club di medio-basso livello della Premiership scozzese o della seconda e terza serie inglesi. Questo però non sembra essere stato un problema durante le qualificazioni, perché l’Esercito Biancoverde ha dimostrato di saper fare del collettivo la propria arma migliore.
Durante le qualificazioni O’Neill ha utilizzato il 4-5-1 o il 4-3-3, ma il lungo infortunio di Brunt, capitano del WBA, lo costringerà probabilmente ad optare per il 3-5-2 come nelle ultime uscite. Tra i pali McGovern è insidiato dal 38enne Carroll, mentre la difesa sarà composta da McAuley, Catchart ed Evans. Sulle corsie esterne ci saranno McLaughlin a destra e Dallas a sinistra, rispettivamente favoriti su Smith e Ferguson. Il centrocampo sarà comandato dal capitano Davis, con il supporto di Norwood e del sorprendente McNair, sempre più favorito per un posto da titolare. In attacco Lafferty sarà affiancato ad uno tra Washington e Ward, utile quest’ultimo per passare al 4-3-3 a gara in corso.
PROSPETTIVE: Eliminata al primo turno