Speciale Euro 2016: Gruppo D (Spagna, Croazia, Repubblica Ceca, Turchia)

Posted By on Giu 10, 2016 | 0 comments


SPAGNA

spagna

Rosa di primo ordine per i detentori del titolo che confermano Casillas tra i pali con al suo fianco De Gea e Rico, fresco vincitore dell’Europa League. Difesa d’esperienza grazie a Ramos, Pique, Azpilicueta, Alba e Juanfran con dietro di loro giovani del calibro di Bartra e Carvajal. Centrocampo di lusso grazie alla presenza di Iniesta, Silva, Fabregas, Busquets con al loro fianco giocatori giovani ma già campionissimi come Koke e Saul dell’Atletico, Isco del Real Madrid e Thiago Alcantara del Bayern Monaco. In attacco scelte difficili per Del Bosque che lascia fuori Diego Costa, Mata e Torres in favore di Pedro, Morata, Aduriz, Nolito e Lucas Vazquez, giovanissimo del Real che già si è messo in mostra sotto la guida di Zidane.

Del Bosque dovrebbe optare per la conferma di Casillas in porta a discapito di De Gea ed una difesa ormai collaudata con Azpilicueta a destra, Alba a sinistra con Pique e Ramos centrali. Il centrocampo a 3 dovrebbe essere costituito da Busquets, Iniesta e Fabregas con un attacco atipico e leggero composto da Silva, Pedro e Aduriz. La formazione tipo scende in campo così: Casillas; Azpilicueta, Ramos, Pique, Alba; Busquets, Iniesta, Fabregas; Pedro, Silva, Aduriz.

Con una rosa del genere è difficile andare ad evidenziare aspetti negativi nella squadra di Del Bosque. Vedremo se le sue “furie rosse” vendicheranno un mondiale sottotono e troveranno quegli stimoli che sono stati la base dei numerosi successi. Il rischio è quello di avere un gioco troppo simile al Barcellona senza avere in avanti giocatori della stessa qualità. Un altro punto debole potrebbe essere la condizione di alcuni giocatori che nelle loro rispettive squadre avranno giocato un numero quasi doppio di partite rispetto ai propri avversari.

PROSPETTIVE: PODIO/VINCENTE

REPUBBLICA CECA

Repubblica-Ceca

Una delle 3 certezze il CT la può trovare in porta; difatti Peter Cech è il vero simbolo di questa squadra. Positiva la sua prima stagione all’Arsenal caratterizzata da 16 cleen shet, nessuno come lui in Premier League. In difesa l’ex allenatore del Victoria Plzen farà affidamento su Gebre Selassie, Kadlec, Sivok e Limbersky; militano in squadre non di altissimo livello ma hanno l’esperienza per poter affrontare partite che non permettono errori. Ha una chance anche Kaderabek di poter dare il suo apporto. Il centrocampo è di qualità grazie alla presenza di Rosicky, faro tra i giocatori di movimento, e Plasil, tornato nella sua città d’adozione Bordeaux dopo la negativa esperienza a Catania, conclusasi con la retrocessione degli etnei. Darida dell’Herta Berlino è un altro giocatore di grande esperienza e qualità. In attacco l’elemento più interessante è Lafata, centravanti dello Sparta Praga che vanta 8 gol in nazionale in 37 presenze e che viene da una stagione da 20 gol in 27 partite con la maglia della squadra della capitale. Tra gli altri attaccanti potrebbero trovare spazio Necid e Vydra, ex Udinese.

La Repubblica Ceca proverà nelle partite contro Spagna, Croazia e Turchia a giocare di rimessa. Verba cercherà di blindare la difesa a 4, composta da giocatori prettamente difensivi, con un centrocampo a 5 pronto a ripartire in contropiede una volta recuperato il pallone supportando Lafata, unico riferimento offensivo. La formazione tipo scende in campo così: 4-2-3-1 – Cech; Gebre Selassie, M Kadlec, Sivok, Limberský; Pavelka, Darida; Dočkal, Rosický, Krejčí; Lafata.

La Repubblica Ceca si presenta come terza forza in questo girone. Il primo aspetto negativo ed il più importante è che, escluso Cech, la squadra non ha esperienza in campo europeo. L’altro giocatore di qualità è Rosicky che però non gioca con continuità nell’Arsenal da diverso tempo. Il CT Vrba dovrà cercare di sopperire all’assenza sia di qualità che di esperienza unendo ancora di più la squadra nel ritiro in Francia. Anche la carta d’identità non gioca a favore dei cechi poiché Cech è forse all’ultima presenza in una manifestazione di livello internazionale e giocatori come Rosicky e Lafata hanno rispettivamente 35 e 34 anni e potrebbero soffrire le partite ravvicinate. Un altro problema per Vrba sarà trovare in panchina giocatori adatti a far cambiare la partita in corso; in rosa ne ha pochi a disposizione.

PROSPETTIVE: OTTAVI DI FINALE

CROAZIA

Croatia's team poses before the Euro 2016 qualifying football match Italy vs Croatia on November 16, 2014 at the San Siro stadium in Milan.  AFP PHOTO / GIUSEPPE CACACE

Tra i pre – convocati dal CT Ante Cacic per le amichevoli contro San Marino e Moldova possiamo trovare 27 nomi che dovranno convincere l’allenatore di Zagabria a confermare il loro posto per l’avventura in Francia. Difatti 4 giocatori saranno tagliati dopo le ultime due partite di preparazione. Come avviene da sempre per questa nazione, la Croazia è un mix di giocatori esperti e giovani promesse che potrebbero esplodere in questa manifestazione. In porta troviamo come titolare l’estremo difensore del Monaco Subasiç. Difesa esperta con Srna e Corluka ma anche di qualità grazie a Vrsaljko e Jedvaj, conosciuti grazie alla loro esperienza in Italia. Nel nostro campionato militano anche Perisic, Brozovic e Badelj che insieme a Rakitic, Modric e Kovacic costituiscono il reale punto forte della Croazia: il centrocampo. Interessantissimo il talento Halen Halilovic, in prestito in questa stagione allo Sporting di Gijon dal Barcellona. Per lui già 8 presenze in maglia crociata. In attacco già conosciamo i loro punti forti: Mandzukic e Kalinic con il classe 95 Pjaca pronto a dare il suo apporto.

Il CT Ante Calic prova a coordinare in campo tutte le sue forze a disposizione: il modulo base è un 4-3-1-2 con Subasic in porta, Srna sulla destra e Vrsaliko sulla sinistra con l’esperienza di due centrali come Vida e Corluka. Centrocampo a tre con i fantasisti Modric e Rakitic e Kovacic con Perisic da trequartista a supportare Mandzukic e Kalinic. Brozovic e Badelj contendono il posto ai centrocampisti di Real e Barcellona. Talvolta può diventare un più scolastico 4-4-2 con Perisic sulla sinistra anche se manca un vero e proprio giocatore di fascia offensiva per far rendere al meglio questo modulo. La formazione tipo scende in campo così (4-3-2-1): Subasic; Srna, Vida, Corluka, Vrsaliko; Modric, Rakitic, Kovacic; Perisic; Mandzukic, Kalinic.

Come tutte le squadre slave la Croazia vive di momenti di assoluta perfezione calcistica alternati a delusioni cocenti quasi mai previste. Il vero compito del CT Ante Calic sarà quello di far trovare alla squadra una sua continuità di gioco e far si che giocatori come Modric e Rakitic non scompaiano in alcune fasi della partita, ma anzi siano sempre l’ancora di salvataggio in caso di bisogno. In alcuni ruoli chiave, come per esempio in difesa e sulla fascia, alcuni giocatori sono alla loro ultima esperienza in nazionale e potrebbero soffrire avversari più giovani e rapidi. Infine manca un vero e proprio bomber capace di segnare quei 4/5 gol che potrebbero permettere alla Croazia di poter sognare di più di un possibile passaggio del turno.

PROSPETTIVE: Ottavi di Finale

 

TURCHIA

Turkey players line-up for a team photo prior to the Euro 2016 Group A qualifying soccer match against Kazakhstan in Istanbul November 16, 2014.       REUTERS/Murad Sezer (TURKEY  - Tags: SPORT SOCCER)

Fatih Terim vuole testare tanti nuovi giocatori. In porta dovrebbe giocare Volkan Babacan del Medipol Basaksehir. In difesa l’ex tecnico del Galatasaray alla terza esperienza in nazionale punterà su Gönül, Aziz, Balta e Caner Erkin, fresco di approdo a Milano con la maglia dell’Inter. Giocatori come Calik e Kaya sono pronti per dare il loro apporto. Il centrocampo è il miglior reparto della squadra turca che potrà mettere in mostra talenti del calibro di Topal, Inan, Calhanoglu, Sahin e la loro stella: Arda Turan. Può davvero essere il suo Europeo dopo un’annata in ombra al Barcellona dove non è stato impiegato come si immaginava. In attacco punteranno tutto sul nuovo giocatore del Beijing Guoan  Burak Yilmaz, molte volte vicino all’approdo in Italia. A coadiuvarlo saranno Malli, Tosun ed Erdinc.

Fatih Terim dovrebbe optare per un 4-2-3-1 attento in fase difensiva e propositivo nelle situazioni di contropiede. In porta dovrebbe vincere il ballottaggio Babacan; la difesa dovrebbe essere composta da Gönül, Aziz, Balta e Caner Erkin. Nei due di centrocampo Terim ha diverse alternative ma dovrebbe scegliere Topal e Inan con Calhanoglu, Malli e Turan dietro alla punta unica Yilmaz. La formazione tipo scende in campo così: 4-2-3-1. Babacan; Gönül, Aziz, Balta, Erkin; Topal,Inan; Calhanoglu, Malli e Turan; Yilmaz.

Fatih Terim avrà l’arduo compito di coordinare una squadra che ha nella difesa il suo reale punto debole. I giocatori che la compongono non sono di primissima fascia e non hanno una grande esperienza a livello europeo. Un’altra grande incognita è nella figura di Arda Turan, vero faro della squadra che però sta attraversando un periodo di forte crisi a livello personale. Gli altri centrocampisti sono di livello ma non hanno una grande personalità. In attacco Burak Yilmaz può essere un’incognita soprattutto dal punto di vista fisico.

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