Francesco Falzarano
Arriva un verdetto che neanche il può pessimista degli uruguaiani avrebbe immaginato. La Celeste saluta la Copa del Centenario, il Venezuela si qualifica matematicamente. Questi i verdetti di Philadelphia, la Copa perde la prima big.
Uruguay fuori, dunque. Il che impone una riflessione: quanto può valere un singolo in una squadra? É il caso di Luis Suarez. Senza il suo “Puntero” la squadra di Tabarez sembra rimasta a Montevideo. Scarica, spenta e senza idee. Suarez non é il top player di questa nazionale, ma ne é leader, costruttore e finalizzatore. Quando è in campo l’Uruguay ha un altro peso specifico, sia per gli avversari, ma anche e soprattutto per se stesso. Quando non gioca, la squadra, senza il suo totem,è una squadra persa; questo il verdetto per gli uomini di Tabarez.
Passano aritmeticamente i “ vinotinto”, che accedono ai quarti candidandosi come outsider della Copa. La Celeste saluta una competizione iniziata male e finita con largo anticipo. Nel calcio i pronostici sono fatti per essere sovvertiti.