di Mattia Deidda, 11/06/2016
Che cosa vuol dire appartenere ad una Nazione? La seconda partita di Euro2016 tra Albania-Svizzera alza prepotentemente il quesito. Vittoria per 1-0 degli svizzeri, che dopo 5′ sfruttano con Schar l’errata uscita alta di Berisha, ottenendo un vantaggio che durerà per tutta la gara.
L’inside della partita è ispirato da quella che probabilmente è la mamma dei fratelli di Xhaka. In tribuna, a tifare per i figli, uno con la maglia della Svizzera, l’altro con quella dell’Albania. La mamma con una maglietta raffigurante metà bandiera svizzera e metà albanese. Granit Xhaka, fratello minore, classe 1992, il più talentuoso dei due come l’acquisto da parte dell’Arsenal per 40 milioni dimostra, nasce a Basilea e gioca per la Svizzera. Taulant Xhaka, classe 1991, nasce a Basilea e gioca per l’Albania. Si può pensare ad una scelta di cuore, ma la realtà è ben diversa. Entrambi i giocatori, nati in Svizzera ma di origini kosovare-albanesi, con i genitori scappati dall’Albania per sfuggire alla guerra, hanno vissuto pienamente tutta la trafila della nazionale giovanile svizzera. Under 17, 18, 19, 20, 21. Per Granit è arrivata la chiamata della nazionale maggiore; per Taulant no. Il maggiore dei due ha aspettato due anni, poi nel 2014, capita la situazione, ha deciso di dire si alla convocazione dell’Albania. C’è poco di cuore in una scelta simile, dettata dalla voglia di giocare grandi competizioni come l’Europeo.
Ma la vicenda dei fratelli Xhaka è una piccola parte della storia. Questo pomeriggio tra campo e panchina, l’Albania aveva ben dieci giocatori nati e cresciuti in Svizzera. La Svizzera, dal canto suo, aveva ben cinque giocatori di origine kosovare-albanesi tra le proprie file.
La domanda che ci poniamo è: quanti di questi calciatori giocano con una nazione perché la sentono propria? Quanti altri giocano con una nazione perché rappresenta l’unico modo per partecipare ad eventi simili?