Anna Ditta
In tempi di Brexit, di indipendentismi scozzesi e separatismi alla catalana, anche in Italia arriva odore di secessione – almeno calcisticamente parlando. Il consiglio provinciale di Bolzano ha approvato infatti nei giorni scorsi la mozione per chiedere l’ammissione di una propria nazionale alla Uefa e alla Fifa.
LA MOZIONE – Il provvedimento mira a prendere contatto con Paesi che non sono Stati sovrani, come Gibilterra e le isole Fær Øer, e sapere come siano riusciti a farsi ammettere ad una federazione sportiva internazionale.
La mozione è stata chiesta dal movimento secessionista Südtiroler Freiheit (“Libertà sudtirolese”) e approvata a maggioranza con 22 voti favorevoli e 7 contrari, dando avvio a un iter che potrebbe portare la provincia autonoma a partecipare alle qualificazioni di Europei e Mondiali con una squadra altoatesina.
LE DICHIARAZIONI – “Il Comitato olimpico internazionale prevede la rappresentanza di atleti di stati olimpici indipendenti” ha dichiarato Bernhard Zimmerhofer, consigliere di Südtiroler Freiheit.
“Alla vigilia della partita Italia-Germania si tratta di un grande assist per tutti coloro che vorranno usare l’occasione per sputare un po’ di veleno sull’Italia”, ha commentato Alessandro Urzì, uno dei consiglieri che si sono opposti all’iniziativa, definendola “Una mossa contraria ai valori dello sport”.
Più squadre, più chances di arrivare in fondo, verrebbe da obiettare. Basta guardare il Regno Unito, che può vantare di aver portato Inghilterra e Galles ai quarti e l’Irlanda del Nord agli ottavi di finale di Euro 2016. Che poi Bolzano – per quanto autonoma – resti una provincia italiana, poco importa.