Al primo impegno stagionale la Roma si fa trovare pronta: 1-1 in casa del Porto, con una prestazione di rammarico prima, soddisfazione poi. In vantaggio con un autorete dei padroni di casa, i giallorossi hanno avuto più volte l’occasione per raddoppiare ed ipotecare il passaggio del turno. Una scarsa lucidità sotto porta viene penalizzata con l’espulsione per doppia ammonizione di Vermaelen. Ad un primo tempo dove la Roma meritava ampiamente la vittoria, si alterna un secondo tempo di sofferenza, in inferiorità, senza mai perdere la testa, dove il Porto trova il pareggio su calcio di rigore.
L’inside della partita riguarda le scelte di tempo sbagliate. Se dovessimo rivedere il match, senza essere a conoscenza del mese, non impiegheremmo più di tanto a capire che si parla di calcio d’agosto. Troppe le palle ‘nella terra di nessuno’ che i calciatori giallorossi attendevano sui piedi, anziché intervenire per renderle definitivamente loro. E’ la classica situazione ‘mia-tua’, dove gli avversari si allungavano il possesso della palla ed i giallorossi non prendevano in tempo la decisione di intervenire. Strootman, alla prima partita importante dopo un calvario, è forse apparso il giocatore più in difficoltà, nonostante poi abbia dimostrato che l’infortunio è solo un brutto ricordo, risultando a fine partita il romanista con più contrasti effettuati. Nulla di allarmante: la stagione deve ancora iniziare, e non riuscire a calcolare i giusti tempi di intervento non è un aspetto di cui preoccuparsi eccessivamente. Un elogio a parte merita Nainggolan: il belga è apparso già in ottima condizione, come De Rossi, contrastando e recuperando con sicurezza; sembra che per lui sia già stagione inoltrata.