Alessia Fratarcangeli
COSA SERVIVA – Il primo anno di Sarri è andato oltre le più rosee aspettative, ma c’era un problema: il mister proponeva sempre il solito undici. Praticando il turnover in pochissime occasioni, Sarri ha potuto far leva sulla condizione fisica dei suoi undici prediletti che mai durante la stagione hanno subito infortuni importanti. Ma il Napoli non potrà fare affidamento ancora sulla fortuna, soprattutto se c’è da affrontare la Champions League e se si vuole tentare in qualche modo di contrastare l’armata bianconera. L’unico compito della dirigenza azzurra era quello di dare a Sarri una rosa completa in tutti i reparti e soprattutto dei cambi di maggior qualità.
Difesa: Koulibaly, sebbene la guerra interna contro ADL, ha deciso di rimanere a Napoli, dove firmerà a breve il rinnovo con una clausola rescissoria come anche il suo compagno di reparto Hysaj. A Ghoulam e Albiol si aggiungerà Maksimovic, arrivato al Napoli nelle ultime ore di calciomercato per la modica cifra di 26 milioni più il cartellino di Valdifiori. Il reparto si completa con Tonelli, primo acquisto dell’estate, ma preoccupano le sue condizioni fisiche.
Centrocampo: aveva bisogno di innesti freschi e di qualità perché Jorginho, Allan e Hamsik non avrebbero potuto affrontare un’altra stagione come quella passata. David Lopez e Valdifiori non erano all’altezza del compito (entrambi ceduti, insieme a De Guzman, Zuniga e Grassi) e quindi ADL ha speso buona parte del tesoretto in questo reparto. La società azzurra ha deciso di puntare su Marko Rog, Diawara e Zielinski, tanto giovani quanto talentuosi, e un veterano comeEmanuele Giaccherini, che vanno ad arricchire qualitativamente la panchina.
Attacco: la mancanza di Higuain si sentirà, ma ADL anche qui ha deciso di affidare il reparto a un altro giovane attaccante, Arkadiusz Milik, classe ’94, prelevato dall’Ajax per 32 milioni di euro. Insigne, Callejon e Mertens rimangono una certezza, come anche (a sorpresa) Manolo Gabbiadini.
COSA MANCA – Sarri, non ha avuto molta considerazione di Gabbiadini, sarebbe stato meglio cederlo. Il problema è che ci si è mossi troppo tardi nella ricerca di un degno sostituto, di un vice-Milik adeguato al gioco sarriano. Opportuno un terzino di riserva, ma Maksimovic si potrà adattare alle esigenze della retroguardia, sia per il ruolo di centrale che di terzino. Pepe Reina (34) ha costanti problemi all’adduttore del quadricipite ed è difficile prevedere fino a che punto resisterà. Sepe e Rafael sono le alternative.
PROSPETTIVE – La Coppa Italia è da sempre la competizione prediletta e come ogni anno cercherà di arrivare più in fondo possibile. In Champions League, il girone non è ostico, perciò grazie a questo nuovo gruppo di qualità gli azzurri possono mostrare oltre i confini italiani il loro dinamico gioco. In campionato, sulla carta, nessuno è al livello della Juventus, però le partite vanno giocate e sul campo le percentuali sono 50-50. Se Sarri e il suo gruppo riusciranno a mantenere costante la loro qualità e il loro livello di gioco come lo scorso anno, facendo leva anche sui numerosi talenti impiegati nelle riprese e nei turnover, allora il campionato potrebbe diventare più interessante di quanto immaginato.