Massimo Fabi
Con gli Europei alle spalle, anche per le nazioni UEFA scatta il cammino verso il Mondiale che si terrà nel 2018 in Russia. A seguire la presentazione del primo turno di qualificazioni valevole per il gruppo E.
KAZAKISTAN-POLONIA. Favorita nella griglia di partenza per la conquista del primo posto, la nazionale polacca debutta all’Astana Arena forte di un’ossatura che le permette ormai di essere considerata una vera ‘grande’, capace di far soffrire i campioni del mondo tedeschi e di arrendersi al Portogallo vincitore di Euro 2016 solo ai calci di rigore. Il tecnico è sempre Adam Nawalka, fondamentale nella maturazione di un collettivo composto da forti individualità quali Glik, Krychowiak, Grosicki, la stella Lewandowski e il neo centravanti partenopeo Milik. E’ una Polonia che ha saputo anche cambiar pelle in base alle situazioni, passando dalla squadra iperprolifica del girone di qualificazioni alla realtà non spettacolare ma solida e cinica vista in Francia. Ora possibile si torni a macinare gol, ma non è detto a partire dalle 18 di domani: l’ambiente caldo dello stadio locale sarà il fattore alleato per i kazaki freschi di primissima partecipazione in Champions League grazie all’Astana nella scorsa stagione. Su sponda biancorossa, della spedizione euro-asiatica faranno parte il portiere della Roma Szczęsny, il terzino cagliaritano Salamon e il centrocampista blucerchiato Linetty.
DANIMARCA-ARMENIA. Sempre di domenica alle 18, il Parken Stadium di Copenaghen vedrà all’opera una Danimarca dal volto nuovo rispetto a quella che non riuscì ad accedere all’Europeo in Francia. La sconfitta ai play-off contro la Svezia ha infatti sancito la fine dell’era quindicennale targata Morten Olsen, dimessosi e rimpiazzato dal norvegese Age Hareide che a giugno nominò Simon Kjaer capitano dellaDinamite dopo il ritiro a soli 31 anni di Daniel Agger. Disputate da inizio anno quattro amichevoli, di cui l’ultima terminata con cinque reti al Liechtenstein, prende avvio per Hareide la caccia minima alle otto migliori seconde che significherebbe spareggi: pilastro nella manovra il solito Christian Eriksen dietro il duo Fischer-Jorgensen. Danesi sulla carta favoriti rispetto a una compagine già affrontata nel girone per Euro 2016 e congedatasi all’ultimo posto con appena 2 punti: candidata col Kazakistan ad essere la cenerentola del gruppo, l’Armenia rischia di scendere in campo senza il suo uomo immagine Mikhitarian infortunatosi al ginocchio destro nel match preparatorio perso 3 a 0 contro la Repubblica Ceca.
ROMANIA-MONTENEGRO. Lo splendido risultato delle qualificazioni all’Europeo, consistente in un secondo posto da imbattuta e due sole reti subite, aveva innalzato sogni di gloria in casa Romania crollando sistematicamente alle fase finali con l’eliminazione repentina patita nel girone dei Bleus. Talmente forte la consapevolezza del fallimento che il sorprendente ko contro l’Albania indusse l’ex c.t. Iordanescu alle dimissioni. Spetterà al suo successore, l’esperto tedesco Christoph Daum, il tentativo di condurre i ‘Tricolori’ alla partecipazione ad un Mondiale guadagnata l’ultima volta nel lontano Francia ’98. Si partirà dalla sfida contro Montenegro in programma domani ore 20.45 alla Cluj Arena: problemi in difesa visti i forfait di Tatarusanu e Chiriches, in avanti a disposizione Stancu, Stanciu e Torje. Nata solo dieci anni fa, la piccola nazionale balcanica sta invece intraprendendo il suo naturale e in parte travagliato percorso di crescita. Reduce da un non negativo quarto posto nelle qualificazioni al torneo continentale, sono pochissime le chance di farcela per Russia 2018, ma si punterà ad accaparrarsi fin da subito il ruolo di outsider. La buona notizia è che in tandem con Jovetic dovrebbe esserci capitan Vucinic, rientrante dopo mesi di recupero dall’operazione al legamento crociato.