La Juve sbatte sul Siviglia

Posted By on Set 15, 2016 | 0 comments


Nicola Ciacciarelli

Pari casalingo per la Juventus, che sbatte il muso sul Siviglia di Jorge Sampaoli. Gli andalusi si presentano allo Stadium privi di vere punte centrali. Tant’è che davanti ci sono VazquezVitolo che di mestiere farebbero il trequartista e l’esterno. L’obiettivo del tecnico argentino è quello di irretire con il palleggio l’avversario, addormentanto il ritmo del match. Ecco perchè abbondano giocatori dai piedi buoni, i sopracitati Mudo Vazquez e Vitolo insieme ad Iborrae Sarabia. Il palleggio degli iberici si fa più difficoltoso quando i bianconeri alzano la pressione e mandano in tilt gli ospiti. Da un paio di recuperi nascono due enormi opportunità per Khedira che tira malamente a lato prima e in bocca a Sergio Rico poi. Nel primo tempo i bianconeri difettano di coraggio e di idee. La mancanza di Pjanic si fa sentire e allora il solito Dybala prova a sfondare centralmente, senza mai trovar successo. Siviglia poca cosa in attacco, ma Juve al piccolo trotto.

Nella ripresa i bianconeri sfruttano l’opzione Dani Alves. Il brasiliano ara la fascia destra, seppur con alterne fortune, e dai suoi cross  arrivano occasioni per Higuain (traversa) e Alex Sandro(gran parata di Rico). Dieci minuti di assalto finale non bastano ai campioni d’Italia per scardinare l’organizzato Siviglia ”sampaolista”.Una Juve rispettosa dell’avversario, anche troppo. Perlomeno in casa ci si attendeva una squadra con un pizzico di sfrontatezza in più e meno timore nei confronti di una avversario sì navigato, ma presentatosi allo Stadium senza una punta di riferimento. È mancato l’apporto fisico della mediana bianconera. Poche idee e non sempre chiare. L’ingresso di Pjanic e soprattutto di Alex Sandro hanno regalato maggiore verve ad una squadra che ha finito, comunque, in crescendo il match dello Stadium. Tra due settimane a Zagabria la Juve dovrà scrollarsi via di dosso paure , pressioni e fantasmi del passato se vuol far strada in Europa.

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