Verde speranza

Posted By on Set 15, 2016 | 0 comments


di Massimo Fabi

Miglior debutto europeo Di Francesco non lo poteva né chiedere né ottenere. Battuto di netto il più quotato Athletic Bilbao, in un Mapei non del tutto esaurito e senza il giocatore più in vetrina, Domenico Berardi. Un successo rotondo tuttavia non causale, bissando il tris interno con cui, solo un mese fa, gli emiliani avevano fatto piangere i serbi della Stella Rossa. Questo Sassuolo sembra avere qualche cosa di magico, ed eccezionalmente fresco, che va al di là dei singoli interpreti. Di Francesco si è preso dei rischi, lasciando in panchina i titolarissimi Duncan e Peluso che si sommavano all’indisponibilità non solo del citato numero 25 ma anche di Gazzola, Sensi e Missiroli, unita all’esclusione di un due volte campione d’Italia come Matri. Senza timore, si è fatto affidamento alla ‘concezione Sassuolo’, frutto di programmazione, professionalità ed entusiasmo con l’obiettivo di far crescere fin da subito i giovanissimi dell’organico. Si è vista una linea più che mai verde con i terzini Lirola e Letschert, lo spagnolo straordinario nell’assolo che sblocca il risultato e l’olandese più deputato alla copertura, aggiungendo Luca Mazzitelli nel ruolo d’interno e un tridente iniziale composto da Ricci, Defrel e Politano, questi ultimi ‘castiga ospiti’ nel secondo tempo. Dopo una prima frazione non esaltante segnata da un pizzico di timidezza, nella ripresa è uscito il coraggio, piacere e voglia di tentare la giocata: baschi stesi da tre vere gemme. C’è chi naturalmente risulta più pronto, vedi i marcatori, e chi meno, ma la bella pagina che il Sassuolo sta scrivendo e regalando al calcio italiano dimostra come la qualità e personalità di ragazzi under 24-25 la si può sviluppare solo concedendogli fiducia e spazio, al di là del nome e spessore dell’avversario. Anche grazie ai condottieri più esperti quali Cannavararo, Acerbi, Biondini e Magnanelli, eccezionali inoltre sono stati l’ordine e organizzazione messi in mostra dalla formazione di casa: sotto un profilo tattico e di concentrazione, l’assenza dei ‘titolari’ infortunati o risparmiati non è stata per nulla avvertita. In altre parole, è prevalso il solito e solido dna del Sassuolo, domando un Bilbao apparso innocuo e rendendo inutili gli innesti repentini dei subentrati Susaeta e Aduriz. Applausi per la prima in Europa League di Di Francesco, che tramite una sapiente gestione delle risorse a disposizione è riuscito ad ottenere il massimo profitto con il minimo dispendio di energie mentali e fisiche.

Submit a Comment