La rivoluzione del mondiale per club

Posted By on Set 17, 2016 | 0 comments


Anna Ditta

Gianni Infantino ha avuto una nuova idea. Il neo presidente Fifa infatti ha messo sul tavolo l’ipotesi di rivoluzionare l’attuale formula del mondiale per club, sostituendola con una più elaborata. Il mondiale per club di Infantino si giocherebbe d’estate, dopo i campionati regolari, nelle annate dispari, e avrebbe 16 o 24 squadre. Sul modello quindi dei campionati mondiali ed europei per nazioni, che tradizionalmente si disputano negli anni pari.
Con 16 squadre si avrebbero 4 gironi da 4 squadre, mentre con 24, 8 gruppi da 3.
Ottimismo arriva anche da Zvonimir Boban, braccio destro del presidente italo-svizzero. Questa proposta si colloca nel più ampio programma di rinnovamento del nuovo corso, che prevede anche novità a livello di UEFA Champions League (che cambierà formula nel 2018), e l’idea della Superlega, affascinante ma realisticamente poco praticabile.
Così, quella che i più nostalgici chiamano ancora Coppa Intercontinentale, subirà ancora un allargamento di squadre. Fino al 2004 – anno in cui la vinse il Porto post Mourinho –  si è giocata la partita secca tra la vincitrice della Champions League e quella della Copa Libertadores (fino al 1979 era doppia sfida andata e ritorno). Dal 2005 l’Intercontinentale è stata assorbita dal mondiale per club, torneo a più squadre in cui oltre alla vincitrice della Champions e quella della Libertadores, partecipano anche le vincitrici delle rispettive coppe delle federazioni dell’Africa, dell’Asia e dell’Oceania, oltre alla detentrice del campionato dello Stato in cui si svolge questo torneo.

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