Francesco Maiocchi
Il sabato mattina, per una volta, è un po’ più leggero in casa Milan. I rossoneri sono stati corsari e Bacca ha fatto semplicemente il Bacca sbancando Marassi e portando a casa 3 punti che a 10 minuti dalla fine sembravano irraggiungibili. L’arbitro, è giusto sottolinearlo, condiziona il risultato finale. O meglio, segue il principio secondo cui due ingiustizie fanno giustizia. Per la Sampdoria pesa un gol annullato ingiustamente per fuorigioco, ma i rossoneri possono lamentare ben 2 calci di rigore di cui uno prima dell’episodio contestato dai blucerchiati. Insomma Irrati probabilmente è il peggiore in campo.
La sfida: Giampaolo le ha viste davvero le 3 precedenti partite del Milan. Baricentro alto, pressing con Praet tra le linee e il Milan è subito in bambola. Il 4-3-3 di Montella pare più un 4-5-1 visto quanto sono bassi Suso e Niang e l’idea offensiva si limita a una serie infinita di lanci lunghi. Lapadula è stoico, ci prova in ogni modo a lavorare per la squadra e nonostante non riesca a fare un tiro in porta non lo si può considerare insufficiente. Poi al suo posto entrerà Bacca, che quel lavoro non lo fa nemmeno per sbaglio. Il colombiano, rispetto a diverse partite pigre come a Udine, ha il fuoco dentro per la panchina e infatti la deciderà lui.
Montella beffa Giampaolo: Prima di tutto merita particolare attenzione l’ingresso di Locatelli. In primis perché mettere un giocatore promosso dalla Primavera per risolvere la partita denota coraggio. In secondo luogo perché sbugiarda completamente le fandonie di calciomercato. Pasalic Montella non lo voleva e la scelta di Locatelli lo dimostra. Lo stesso vale per il discorso Calabria Vangioni. L’Aeroplanino in ogni caso ha imparato dal suo errore di settimana scorsa ed è lui con i cambi a cambiare il corso degli eventi. Suso recupera un pallone in attacco, serve filtrante Bacca che la infila alle spalle di Viviano. Milan avanti a 4 dalla fine e i rossoneri portano a casa i primi 3 punti in trasferta.
Che centrocampo: Il gioco di Montella? Ieri proprio non lo si è visto, soprattutto per merito della Samp. Ma è difficile dare un gioco quando i registi sono Sosa fuori ruolo e Montolivo. Il capitano recupera, ma non finalizza quasi mai il passaggio e quasi mai da il ritmo che serve per rendere l’azione pericolosa. Sosa si trova spaesato dovendo giocare 30 metri dietro rispetto al solito e lo stesso vale per Bonaventura che sempre di più palesa l’incapacità di giocare mezz’ala. Niang e Suso pur di ricevere palla si abbassano così tanto da non riuscire poi ad alzare il baricentro. Bisogna lavorare, ma il Milan si ritrova segli interpreti adatti in mezzo al campo. Sono 6 anni che diciamo sempre le stesse cose, ma lo sappiamo che il mercato rossonero difficilmente è stato fatto per rinforzare la rosa.