Antonio Capotosto
Fiorentina-Roma della stagione 1982-’83 è una di quelle partite dimenticate dai tifosi giallorossi di lunga durata. O meglio, oscurata dall’impresa di un’altra squadra. Quella Viola? No, il Torino protagonista di un famoso derby…
Mancavano sei giornate al termine del campionato e gli uomini di Liedholm arrivarono a Firenze con tre lunghezze di vantaggio sulla Juventus, tre settimane dopo la rimonta all’Olimpico che aveva riacceso le speranze tricolori della Vecchia Signora. E in quel venticinquesimo turno i bianconeri erano pronti a sperare in un aiuto dai gigliati.
Quante emozioni nel giro di pochi minuti: Paolo Rossi ‘sfrutto’ il vantaggio viola di Daniele Massaro accorciando il gap dai giallorossi. Ma poi arrivò il pareggio di Roberto Pruzzo e così a Firenze si andò al riposo sull’1-1, mentre a Torino la squadra del Trap rientrò negli spogliatoi a due lunghezze dalla Roma. La suspense fu ancora più intensa nella ripresa, quando dal dischetto Herbert Prohaska riportò i giallorossi a tre punti, mentre in riva al Po Platini firmò il raddoppio bianconero. Al 70° fu Ancelotti ad andare in rete, ma nella propria porta, per il definitivo 2-2. Erano gli anni del boom di 90° minuto, trainato dalla passione di Tutto il calcio (minuto per minuto). ‘Scusa Ameri, scusa Ameri’.
Da quel momento andò in scena la ‘rivincita’ della prima voce, inviata quella domenica per il derby della Mole: Beppe Dossena, Alessandro Bonesso e Fortunato Torrisi in cinque minuti ribaltarono la stracittadinae regalarono il successo ai granata! Un assist importante alla Roma ormai lanciata verso il secondo scudetto. Si racconta che furono non pochi i bambini che quel giorno in Piemonte decisero sposare la causa granata. L’ultima giornata del campionato 1982-’83 designò Roma-Torino all’ultima giornata: del resto, dopo un “regalo” così importante, gli uomini di Bersellini non potevano mancare alla festa tricolore