Anna Ditta
C’è un campionato di massima serie in Europa in cui 10 squadre si sfidano in un unico stadio. Si tratta di Gibilterra, territorio britannico popolato da circa 29 mila abitanti, dove la stagione calcistica prenderà il via oggi al Victoria stadium.
Per consentire a tutte le squadre di giocare le partite sono spalmate in quattro giorni alla settimana, di cui due il sabato. Un gran divertimento per gli amanti del pallone – verrebbe da pensare – se non fosse che da 14 anni a vincere è sempre lo stesso club. Il Lincoln Red Imps è infatti candidato a eguagliare il record mondiale di campionati vinti di fila, detenuto al momento dal Fc Tafea di Vanuatu che ha vinto ininterrottamente dal 1994 al 2009. La squadra, capitanata dal difensore Roy Chipolina, lo scorso luglio ha battuto il Celtic al secondo preliminare di Champions con uno storico 1-0.
Un campionato in cui non esiste trasferta, quindi, anche se viene stilato un calendario di andata e ritorno che serve più che altro per ragioni organizzative. “Chi gioca in casa deve provvedere ai palloni e gioca con la prima maglia”, ha spiegato il direttore dello stadio Reagan Lima alla Gazzetta dello Sport. Il Victoria stadium ospita complessivamente 25 partite a settimana, includendo le altre divisioni e le squadre giovanili.
Nonostante la presenza di un solo stadio, il calcio a Gibilterra è ben radicato. Viene praticato fin dal 1895 e la rappresentativa nazionale esiste dal 1923 anche se è ufficialmente membra Uefa dal 2013 e Fifa da maggio di quest’anno. Anche il pallone, come l’economia e la cultura, a Gibilterra è legato alla tradizione britannica, anche se il rapporto tra il Regno Unito e il territorio d’oltremare si è incrinato in occasione del referendum sulla Brexit, quando il 95 per cento dei cittadini ha votato per rimanere nell’Unione europea.