Nicola Ciacciarelli
La Juve riprende il cammino e anche la vetta della classifica. Lo fa (ab)battendo un Cagliari parso spaurito e inadatto sin da subito. Quattro a zero che porta le firme di Rugani,Higuain, Dani Alves e l’autorete di Ceppitelli, non quella di Paulo Dybala. L’argentino rimane a secco, non va spesso alla conclusione e si limita ad assistere i compagni. Ma la sua posizione in campo non è molto differente da quella dello scorso anno. Il ragazzo di Laguna Larga ruota attorno alla punta di riferimento, che sia Higuain o Mandzukic e parte da lontano. Difficile vederlo ricevere spalle alla porta o negli ultimi sedici metri. Nulla di nuovo da quando è a Torino, mentre stona la casella delle reti stagionali ancora vuota. Un pizzico di casualità e magari la presenza del Pipita.Inevitabile che l’ex Napoli fagociti molte delle attenzioni dei compagni di squadra che quest’anno, spesso e volentieri, prediligono le vie esterne e non uno-due per sorprendere centralmente l’avversario.
I bianconeri hanno volutamente tenuto basso il ritmo del match per alzarlo passando sui lati conAlex Sandro e Dani Alves. Bene Hernanes in coppia con Pjanic. Il profeta sembra essere tornato uomo affidabile per Allegri. Si piazza dinanzi la difesa e fa filtro, badando alla sostanza più che all’estetica. Nel complesso una squadra sicura dei propri mezzi e tornata sui suoi livelli. Allegri attende Palermo per ottenere conferme, l’ex casa di Paulo Dybala, chissà che in Sicilia La Joyanon possa sbloccarsi.