Francesco Maiocchi
Vincenzo Montella da un paio di settimane è passato dal ruolo di allenatore a quello di psicologo. Le due vittorie consecutive dimostrano che ha avuto successo. La panchina di Bacca contro la Sampdoria ha restituito un attaccante affamato come non lo si era mai visto. Lo stesso lavoro è stato fatto con Montolivo e Bonaventura, la minaccia della panchina ha risvegliato i due veterani che contro i biancocelesti hanno tirato fuori dal cilindro una prestazione superlativa.
La squadra rossonera è decisamente in crescita. Nelle prime uscite il Milan aveva dimostrato di non avere la tenuta mentale per tutto il corso della gara, problema che al momento sembra essere stato archiviato. I rossoneri hanno saputo soffrire nel primo tempo, quando la Lazio ha chiuso gli spazi centrali obbligando Niang e Suso agli straordinari. I terzini sono stati chiamati a spingere molto, ma è stata ottima la copertura offerta da centrali e mezz’ali, che non hanno praticamente mai concesso un occasione in area di rigore. Nel secondo tempo Montella ha sfruttato al meglio il momento cambiando modulo e passando momentaneamente al 4-4-2. Il centrocampo più folto ha permesso ai rossoneri di prendere il dominio della gara. La ricerca della profondità di Bacca e Niang ha messo più volte in difficoltà la squadra di Inzaghi, che per larghi tratti ha barcollato rischiando più volte di subire gol. Forse ancora più importante è stata la dimostrazione di carattere. Troppo spesso abbiamo visto la squadra impaurita negli ultimi minuti. Ieri non è successo e i rossoneri sono riusciti ad amministrare la gara senza i soliti patemi. Ora tocca alla Fiorentina, forse la partita più delicata della gestione Montella. Dovesse arrivare un altro successo, non ci si potrà più nascondere.