La Roma vince per 4-1 l’ultima partita casalinga del girone di Europa League, prendendosi il primo posto della classifica con un turno d’anticipo. Uomo del giorno Edin Dzeko: tripletta del bosniaco, che nel corso dei 90 minuti si fa apprezzare anche per recuperi e gesti tecnici in zone del campo che non gli appartengono.
L’inside della partita è dedicato ad un film già visto. Per l’ennesima volta, la Roma subisce un gol e sparisce dal campo. Con la trasferta di Bergamo ancora negli occhi, risulta evidente come i giallorossi abbiano, in questo ultimo periodo, un problema di tenuta mentale. Prendere un gol nel calcio è accettabile: si può discutere degli errori tattici, di quelli tecnici, ma tutte le squadre subiscono. Quello che non può essere accettato è il non saper reagire immediatamente. Contro l’Atalanta si parlava di un calo fisico di fronte una squadra in grande salute. In pochi ci hanno creduto, e la prova è arrivata questa sera. Roma in totale controllo della partita, in vantaggio, domina il Viktoria Plzen che non riesce a costruire nulla. Al 18′ una palla persa in fase offensiva apre una prateria al contropiede ospite che trova il gol del pareggio. I padroni di casa escono mentalmente dal campo. Impossibile pensare ad un calo fisico dopo neanche venti minuti di gioco. Altrettanto impossibile parlare degli ospiti come di una squadra in salute, con il Viktoria Plzen ultimo nel girone. Passati venti minuti i giallorossi tornano in partita, e nel secondo tempo mettono in evidenza la netta differenza tecnica tra loro e gli avversari.
Quello che viene da domandarsi è: cosa sarebbe successo se dall’altra parte non ci fossero stati i cechi, bensì una squadra di Serie A pronta a sfruttare gli errori avversarsi? Vicini al giro di boa in campionato, è ormai chiaro che non importa quale sia l’avversario, prima di tutto la Roma deve combattere contro se stessa.