A MANCHESTER, SONO COSI’ UNITED?

Posted By on Dic 6, 2016 | 0 comments


Tiziano Villanacci

Al Goodison Park il Manchester United di Josè Mourinho commette un ulteriore passo falso che lo porta quasi definitivamente fuori dalla lotta per il titolo in Premier League. Dopo il vantaggio nel primo tempo targato Zlatan Ibrahimovic, i “Red Devils” non riescono a gestire lo 0-1 e vengono raggiunti dall’Everton con un rigore di Baines, frutto del clamoroso errore di Fellaini. La situazione in casa United è decisamente complessa. L’inizio di campionato era stato ottimo con tre vittorie nelle prime tre giornate. I primi problemi sono sorti dopo la rovinosa, più dal punto di vista del gioco che da quello del risultato, sconfitta nel derby contro il City di Guardiola. Questa partita ha fatto emergere diversi difetti che, con il passare delle giornate, sono divenuti sempre più vistosi. Nelle ultime cinque gare lo United ha ottenuto quattro pareggi ed una vittoria, non sfruttando un calendario favorevole che l’avrebbe riavvicinato ai posti di vertice della Premier League. Nella partita del Goodison Park è esploso un nuovo caso Fellaini. Il centrocampista belga commette un ingenuo fallo su Gueye vanificando una discreta partita dei suoi compagni di squadra. Mourinho è finito ancora una volta sotto accusa per la sua decisione di estromettere dalla rosa un simbolo come Bastian Schweinsteiger, che sempre di più viene invocato da tifosi ed addetti ai lavori. Il tedesco è tornato in campo negli ultimi minuti di Coppa di Lega contro il West Ham, ma nel momento del bisogno è rimasto fuori. Senza dimenticare gli altri casi, Pogba su tutti. L’acquisto record della storia del calcio, non sta rendendo come ci si aspettava e non sta instaurando un rapporto tecnico con Mourinho. I due hanno forti differenze di vedute che in campo sono visibili. L’unico problema che sembra risolto è quello legato a Rooney, con l’attaccante che sembrerebbe essere tornato nelle grazie del tecnico ex Inter e Real, dopo alcune vicissitudini fuori dal campo. Il vero dilemma di questa squadra è uno: riuscirà un team composto da molti campioni, con caratteri forti e complessi, a divenire una squadra? Per ora il campo dice no. Ma attenzione, mai dare per morti uomini abituati a vincere.

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