Michele D’Alessio
Ormai non ci si può più nascondere. La Serie A deve tornare a giocare durante le feste natalizie, come si è fatto fino al 1994. È letteralmente ridicolo che in Inghilterra si giochi a ritmi importanti e che i calciatori del nostro campionato si stiano abbrustolendo la pancia al sole delle Maldive.
Giocare durante le feste è un modo per far tornare a funzionare il sistema. In serie B si è registrato il record stagionale di pubblico per il turno della vigilia. Questo perché i tifosi e i semplici appassionati godono di più tempo libero durante le vacanze natalizie, e quindi c’è maggior possibilità di godersi il calcio allo stadio.
L’ideale sarebbe giocare a Santo Stefano, importando il modello boxing day della Premier League, a ridosso di capodanno e a cavallo dell’Epifania, possibilmente con match soltanto nell’orario pomeridiano, in modo tale da garantire le mangiate familiari che guai a chi le tocca, oltre che per esigenze di temperatura.
Ci sarebbero meno turni infrasettimanali, che notoriamente stravolgono le abitudini del tifoso, e le feste si arricchirebbero di un elemento come il calcio. Oltre a dare ai calciatori la possibilità di dimostrare di poter sacrificare le loro vacanze esotiche per sudare sui campi anche durante le feste, dando il buon esempio e magari regalare spettacolo facendo divertire.